“Non comprendiamo perché il Comune non abbia voluto fare la Festa Noscia. Avevamo rivolto già a giugno un vibrante appello al sindaco Salvemini di organizzarla nel pieno rispetto delle linee guida regionali. A Ostuni il Comune ha deciso che per Sant’Oronzo si svolgerà regolarmente la fiera insieme a luminarie e fuochi. A Lecce, invece non ci sarà posto per i venditori di noccioline, scapece, torroncini, street food e giocattoli. Perchè? A Lecce dall’inizio dell’estate ogni giorno le principali vie del centro, in primis via Salvatore Trinchese, sono affollate. In piazza Mazzini si è organizzato nei giorni scorsi Pizza Village. Dov’è quindi il problema? Allora, con profonda delusione, esortiamo affinchè , in vista del prossimo anno, almeno si risarciscano Lecce, i leccesi e i turisti collocando al loro posto le statue di Sant’Oronzo, quella restaurata e il duplicato, con rapidità massima e non alle calende salentine che sono peggiori della calende italiche, che a loro volta sono peggiori delle calende greche.
“Valori e Rinnovamento” vigilerà e, se del caso, organizzerà eventi per sollecitare ulteriormente. Intanto ringrazio il nostro socio, Riccardo Rella, bravissimo poeta dialettale , il quale ha voluto dedicare ironicamente una bella poesia alla Santa Mpalcatura che avvolge la colonna. Avendo appreso ormai da tempo da notizie di stampa che il restauro del simulacro del santo patrono di Lecce è ormai concluso e si scrive che è ormai possibile poterlo ammirare nel suo antico splendore e che l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia ha ufficializzato la sua preferenza affermando che il Sedile può essere la nuova casa della statua di Sant’Oronzo, che, com’è noto, potrà essere custodita solo al chiuso, mentre all’apice della colonna potrebbe trovare posto un duplicato, una copia della statua progettata in modo da garantire la fedeltà all’originale; considerato che questa soluzione, condivisa anche dalla Soprintendenza, appare ideale perché non allontanerebbe la statua originale dal luogo dove è rimasta per secoli e potrebbe essere ammirata, attraverso le vetrate del Sedile, da fedeli e visitatori, cosa che non avverrebbe se la statua fosse collocata nel museo Castromediano o in Cattedrale; invitiamo il Comune, cui spetta individuare la nuova sede, ad accogliere senza ulteriori indugi questa proposta. Sarebbe davvero suggestivo poter ammirare Sant’Oronzo contemporaneamente in alto sulla colonna e al fianco del suo popolo nel Sedile.
Al contrario del Comune, con felice intuizione l’Arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, cui va il nostro plauso e la nostra gratitudine, ha stabilito il programma religioso, che per lunedì 24 agosto – giorno in cui tradizionalmente si svolge la processione per le vie del centro della città e quest’anno soppressa per evitare assembramenti – prevede alle 20, è invece fissato in Piazza Duomo, dopo il canto del vespro, l’atteso messaggio alla città: le tre statue saranno portate fuori dalla cattedrale e collocate sul sagrato dove si svolgerà la preghiera serale presieduta da mons. Seccia. I posti a sedere saranno contingentati nel rispetto delle norme anti contagio”.