PARABITA – Appuntamento con l’arte negli spazi di Palazzo Ferrari, sede storica della città di Parabita, con la
mostra dal titolo “Mater Nostra, immagini, materie e segni delle donne nell’arte”.
L’edificio, di costruzione Ottocentesca, che ospita già una Pinacoteca, con importanti opere delle Scuole di
Posillipo e Resina, e un’ampia Biblioteca, è ora ripensato e funzionalmente ridefinito come spazio
di manifestazioni dell’arte e della cultura contemporanee.
Il Comune di Parabita con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Lecce promuove la
mostra ideata e curata da Franco Ciprianto per “Artlante, studi e iniziative per l’arte contemporanea” che verrà inaugurata il 3 agosto (ore 19) e si concluderà il 13 settembre.
Nel catalogo ci sarà spazio per i testi critici di Franco Cipriano, Nicola Magliulo, Ida Chicca Terracciano e un testo poetico di Alfonsina Caterino.
L’evento espositivo vuole essere un omaggio alla generatività femminile con riferimento sia alle
tonalità artistiche che quelle religiose, antropologiche ed esistenziali. Sono 28 le artiste invitate
rappresentano tutto il territorio nazionale, unite dalla singolarità femminile, ma con differenze di
linguaggi, espressioni dell’arte, operanti e presenti con intensità di “pensiero visivo” nel panorama
dell’arte contemporanea.
La Matrona della città di Parabita è la “Madonna della Coltura”, a cui è dedicata una monumentale
chiesa. “Coltura” è dedica in cui è evocato anche il senso della cultura, la “coltivazione”, come
gesto germinativo e sempre rinascente della natura e dell’attività umana.
Conoscendo la forte presenza nella religiosità popolare e nella storia civile della figura matronale
della Madonna della Coltura, si propone un evento espositivo che ha come riferimento la donna
creativa, che “coltiva” la sua “identità differente” con il gesto espressivo come relazione con l’altro,
con la memoria, con la storia, con la natura, con la corporeità dell’anima umana, ad un tempo
“terrestre” e “sacra”, nella intensità poetica e concettuale della immaginazione dell’arte, nella
pluralità delle sue espressioni contemporanee.
Assumendo laicamente la memoria rituale del culto religioso, il progetto espositivo intende indicare
le singolarità del gesto immaginativo delle donne come evento sempre ri-generativo dei linguaggi
dell’arte, nei suoi percorsi “figurali” e “astrattivi” della pittura e dei ‘nuovi linguaggi della fotografia e
della video-arte.
Nella pittura, nella fotografia e nella video-arte, le opere sono una superficie che si rivela come
spazio e tempo di rinascenza: immagini, forme, materie, segni e luce sono la circolarità di linguaggi
espressivi nella quale il senso delle cose trova il suo “altrove”, nelle metamorfosi, nelle
trasmutazioni, nelle visionarietà, nelle contaminazioni che tessono il territorio dell’arte
contemporanea.
Con questa mostra le attività di Palazzo Ferrari propongono un nuovo inizio per il rapporto tra arte,
cultura, città e territorio, inaugurando un percorso aperto alle diramazioni dei linguaggi artistici e
culturali, di respiro nazionale ed europeo, nelle molteplici emersioni di significati e forme nelle quali
esse si esprimono.
Si apre un percorso dinamico e articolato dei linguaggi e delle comunicazioni dell’arte e la cultura, con un ciclo di mostre, convegni e laboratori (storia, arti visive, letteratura, filosofia) filosofia ed eventi performativi (musica, cinema, teatro, poesia).
L’evento artistico si articola in tre sezioni:
Rivelazioni dell’immagine – pittura della singolarità
Mathelda Balatresi, Valentina Biasetti, Tonia Erbino, Laura Fortin, Rosaria Matarese, Serena Nono,
Eliana Petrizzi, Mariarita Renatti, Milena Sgambato, Carla Viparelli, Lucrezia Zaffarano
Trasmutazioni- il senso tra materia e segno
Stefania Bertini, Patrizia Bonardi, Francesca Capasso, Maria D’Anna, Eleonora Lo Conte, Marilina
Marchica, Camilla Marinoni, Lucrezia Minerva
Visioni terrestri e celesti – luoghi della fotografia e del video
Ilaria Abbiento, Isidora Blu, Chiara Coccorese, Gudrun De Chirico, Pina Della Rossa, Adelaide Di
Nunzio, Barbara La Ragione, Viktoria Osinska, Renata Petti
Catalogo con testi critici di :Franco Cipriano, Nicola Magliulo, Ida Chicca Terracciano
Testo poetico di Alfonsina Caterino.
Orari di apertura della mostra: mattina, dalle 10 alle 12; pomeriggio dalle 19 alle 21.