ROMA – C’è voluto un provvedimento dall’alto per salvare la doppia preferenza in Puglia in vista delle prossime elezioni regionali. A lanciare la ciambella di salvataggio è stato il governo che ha così messo una toppa dopo il pasticciaccio del Consiglio regionale, impantanato in una situazione quasi kafkiana. Palazzo Chigi, infatti, ha nominato un commissario straordinario con la funzione di provvedere “agli adempimenti strettamente conseguenti” per l’attuazione del decreto sulla doppia preferenza di genere nelle Regionali in Puglia. E’ quanto prevede il testo del provvedimento varato nel Consiglio dei ministri. Per il ruolo di commissario è stato individuato il prefetto di Bari, Antonia Bellomo. Michele Emiliano canta vittoria, anche se sa bene che la sua maggioranza in cinque anni non è riuscita a produrre alcunché. “Dopo cinque anni di tentativi di convincere il Consiglio Regionale della Puglia, assolutamente sovrano in materia, ad approvare la doppia preferenza di genere nella legge elettorale pugliese per adeguare la nostra regione al resto d’Italia, oggi il nostro impegno programmatico si è realizzato grazie al Governo della Repubblica”. E’ questa l’ammissione del Presidente della Rewgione. “Oggi – continua – davanti al Consiglio dei Ministri che mi ha convocato allo scopo, ho potuto finalmente esprimere il mio pieno consenso all’introduzione della doppia preferenza di genere nella legislazione pugliese. Ringrazio tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione che in queste ore hanno espresso favore nei confronti del provvedimento che il Governo ha appena approvato”. Nulla dice del naufragio politico che lo ha coinvolto in prima persona. E che ha portato ad uno smacco incredibile: il commissariamento della Regione Puglia su una questione dirimente che si è trascinata da tanto, troppo tempo.