Un piano per la sicurezza e l’accoglienza dei lavoratori agricoli migranti
Al via l’attività sanitaria di accoglienza e tutela dei lavoratori agricoli migranti, che segue il trend degli ultimi anni. Un servizio che intende, attraverso la collaborazione con l’Ispettorato del lavoro, combattere il lavoro nero, una delle piaghe del nostro territorio, in particolar modo nell’agro di Nardò. Verrà seguito il protocollo siglato nel 2016 sotto l’egida della Prefettura di Lecce, tra Azienda sanitaria locale di Lecce, sindaco di Nardò, Regione Puglia, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Cooperativa Rinascita , Caritas Diocesi Nardò-Gallipoli e Istituto di Cultura Mediterranea.
Nello specifico l’Asl interverrà attraverso un “piano di azione” che mira alla salvaguardia dei lavoratori, ma anche alla loro sicurezza nei campi di accoglienza il località Arene Serrazze di Nardò. Alle normali attività sanitarie previste, si aggiungeranno quelle di prevenzione legate all’emergenza pandemica da Covid-19.
Il Dipartimento di Prevenzione di Lecce unitamente con il Distretto di Nardò, ha predisposto l’assistenza sanitaria ambulatoriale e tramite il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro-Spesal anche un servizio di informazione e formazione in materia di igiene e sicurezza sul lavoro agricolo. I lavoratori avranno il supporto di mediatori culturali linguistici e sorveglianza sanitaria adeguata per i rischi a cui sono esposti, tramite visite mediche di idoneità al lavoro.
Saranno sottoposti a un triage nel quale verranno effettuati anche i test semiologici rapidi per la ricerca di anticorpi contro Sars-Co-V-2, in caso di positività il protocollo prevede di effettuare il tampone naso-faringeo. Si procederà con l’assegnazione dei container con la variazione di 1 ogni due migranti, a differenza dei quattro negli scorsi anni, per garantire il distanziamento sociale adeguato.
Il campo verrà gestito dalla Croce Rossa Italiana. E’ stata inoltre individuata la residenza in cui far effettuare l’isolamento agli eventuali casi sospetti.