LECCE – Nel tardo pomeriggio di ieri gli agenti della sezione Volanti si sono recati al campo sosta “Panareo” per il controllo di un cittadino agli arresti domiciliari. Nel percorrere le strade interne del campo, hanno notato alcune auto in sosta in stato di abbandono, aperte e piene di spazzatura e cianfrusaglie di vario genere tranne una Fiat Stilo, chiusa a chiave e quasi vuota. Un fatot che ha insospettito i poliziotti che a quel punto hanno deciso di dare un’occhiata al mezzo notando un borsello in tela in buono stato. Dagli accertamenti eseguiti il veicolo è risultato intestato ad una donna residente nel campo. Una volta rintracciata la donna ha dichiarato di aver venduto l’auto, un anno prima, ad un serbo di sua conoscenza, di non avere documenti che ne attestassero la vendita e che non era più in possesso delle chiavi pur tuttavia riuscendo ad aprire il veicolo.
All’interno del borsello sono stati rinvenuti una pistola Beretta calibro 6.35 con matricola abrasa; una pistola calibro 9 priva di matricola e marca (probabilmente una Glisenti); 3 caricatori e 52 cartucce.
Sul posto è intervenuto personale della Polizia Scientifica per i rilievi di competenza anche in virtù delle perizie da eseguire sulle armi. Durante la perquisizione dell’autovettura, sono stati rinvenuti anche alcuni verbali al codice della strada tutti intestati all’uomo A.J., un cittadino serbo di 43 anni, a cui la donna, nonché intestataria del veicolo, aveva dichiarato di averlo venduto.
A seguito delle articolate attività di indagine, sono emersi ulteriori elementi di responsabilità in capo ad un altro cittadino montenegrino, A,M. di 23 anni, denunciato insieme alla donna, A.T. di 36 anni ed al cittadino serbo per possesso ingiustificato di armi e munizionamento, in concorso.