BARI – Le famiglie e i cittadini pugliesi in condizioni di fragilità economica, avranno nuovamente a disposizione una nuova misura di sostegno. La sezione Inclusione Sociale Attiva ed Innovazione delle Reti Sociali della Regione Puglia ha approvato oggi con atto dirigenziale l’Avviso, in fase di pubblicazione sul bollettino ufficiale, il nuovo Reddito di Dignità. Da lunedì 29 giugno a partire dalle ore 14 sarà possibile presentare la domanda registrandosi al portare regionale
http://www.sistema.puglia.it/red2020 oppure rivolgendosi ai Caf e patronati convenzionati con gli Ambiti Territoriali, con documento Isee aggiornato.
Fortemente voluto dal governo Emiliano e approvato dal consiglio regionale nel 2016, il ReD approda alla quarta edizione e anticipa l’entrata in vigore del reddito di cittadinanza. La Puglia mette nuovamente in campo lo strumento più efficace contro la povertà, questa volta in una versione semplificata, con un rifinanziamento complessivo di circa 37 milioni di euro per annualità 2020. “ReD è una risposta concreta che incarna una visione politica e di cui sono particolarmente orgoglioso – commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – quella dell’inclusione e della lotta alle diseguaglianze, perché in 3 anni abbiamo messo in campo per primi in tutta Italia, una misura complessa che ha aiutato oltre 30 mila famiglie pugliesi. Adesso la riconfermiamo con ancora più opportunità e risorse per chi è in difficoltà, affinché nessuno resti indietro, nell’ottica di rafforzare il sistema del welfare regionale, nella direzione dell’inclusione e del contrasto alle vecchie e nuove povertà, purtroppo in aumento in tutto il Paese, a causa della crisi sanitaria e sociale. Noi questi cittadini non li abbandoniamo. Coerentemente al piano per la ripartenza messo in campo dalla Regione, con una manovra complessiva di 750 milioni di euro, siamo al fianco delle persone, delle comunità e delle imprese pugliesi con una forza senza precedenti”.
Tra la novità della nuova misura l’ampliamento la platea dei beneficiari e il contributo economico di 500 euro per tutti i beneficiari, esattamente la soglia massima di aiuto erogata nella precedente edizione. La soglia Isee richiesta per quest’anno è pari a 9.360 euro per nucleo familiare, come per il reddito di cittadinanza in modo tale da essere complementare e coprire la fascia di utenti esclusi dalla misura nazionale, come ad esempio le famiglie numerose.
I cittadini dovranno sottoscrivere un patto con il proprio ambito territoriale e aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale in base al proprio profilo psico-sociale, familiare, comunitario e professionale. Al beneficiario verrà richiesta la partecipazione ad un tirocinio di inclusione che si svolgerà presso aziende o enti pubblici del territorio, oppure aderire ad attività di cittadinanza attiva, anche connesse all’emergenza sanitaria come ad esempio servizi di prossimità con i centri operativi comunali o la Protezione Civile, ma anche pulizia spiagge, decoro urbano, manutenzione ed altro. La misura di sostegno al reddito è attiva, al momento, soltanto in Puglia e presenta delle sostanziali novità come ad esempio il potenziamento dei tirocini di inclusione. “Abbiamo integrato i progetti a disposizione dei beneficiari – spiega Titti De Simone, consigliera politica del presidente – anche con la possibilità di nuovi percorsi di formazione a distanza in modalità online e progetti a supporto delle comunità locali, anche in virtù dell’emergenza sanitaria e sociale”. Verrà garantito un tutoraggio ai beneficiari nei 12 mesi di tirocinio, grazie al maggiore coinvolgimento del terzo settore presente nei territori, a supporto dei Comuni.
L’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri sottolinea “il lavoro importante di partecipazione del partenariato economico-sociale e del terzo settore, e della filiera istituzionale coinvolta, a partire dagli Ambiti territoriali dei Comuni, ancora una volta in prima linea a favore dei cittadini con tutto il supporto possibile della Regione e della struttura del Welfare”. Un impegno mai mancato durante i mesi dell’emergenza sanitaria e per la quale sono stati stanziati complessivamente 20 milioni di euro a favore delle famiglie in grave difficoltà e che continua con la riattivazione del ReD. “Sappiamo come questa misura sia necessaria – conclude – soprattutto per le tante nuove richieste di aiuto che arrivano ai Comuni dopo questi difficili mesi di lockdown”.