Poli Bortone a Salvemini: “Un consiglio monotematico sui rifiuti”
“Sin dall’inizio della consiliatura abbiamo chiesto insieme al consigliere Scorrano un consiglio monotematico dell’appalto per i rifiuti urbani, ma come di consueto Salvemini ha lasciato inevasa una risposta. Solo oggi il Pp prende atto delle lamentele dei cittadini che da anni fanno la fila sotto il sole e la pioggia per ritirare i sacchetti nell’angusto spazio di via Diaz. Importante certamente il problema delle consegne dei sacchetti, anche perché molti cittadini, vuoi per la lontananza dell’unico Front Office Monteco, vuoi per i disagi da sopportare, vuoi per i pochi giorni di apertura del Front office, hanno preferito non ritirare i sacchetti stessi e quindi l’azienda ha avuto un notevole risparmio in termini dei costi.
Ma il problema è molto più grave. Ribadiamo ancora una volta che Monteco è beneficiaria di una recente delibera che aumenta di un quinto il quantum dell’appalto iniziale. Una cifra molto importante equivalente a 6 milioni di euro per servizi “ulteriori”. Il problema è che a nostro avviso si sarebbe dovuto procedere prima di concedere il quinto d’obbligo, ad una puntuale verifica che tutti i servizi previsti dell’appalto fossero realmente erogati ai cittadini leccesi, compresi quei servizi preposti dalla ditta come “migliorie” in virtù dei quali l’azienda ha potuto vincere la gara rispetto ad altri concorrenti.
La richiesta di un consiglio comunale, dunque, per verificare lo stato dell’arte prima di erogare altri milioni alla ditta Monteco, aveva un fondamento reale perché compito di un amministratore avveduto è innanzitutto verificare se le spese portino un vantaggio ai cittadini i quali in questo caso pagano fior di tasse senza ottenere servizi adeguati. Val la pena ricordare infine che il rifiuto di Salvemini al consiglio monotematico ci indusse, nostro malgrado, ad inviare un corposo dossier alla Corte dei Conti ed attendiamo l’esito di una vicenda che poteva essere risolta con un confronto democratico all’interno della sede istituzionale. Ma confronto e partecipazione non connotano l’amministrazione Salvemini, come è noto”.