LECCE – Erogazione di importi inferiori rispetto a quelli dovuti al nucleo familiare, mancanza di traparenza rispetto all’ avanzamento dell’erogazione dei buoni spesa, informazioni discordanti fra i vari operatori telefonici e spesso inesatte (come richiesta Isee non previsto dalla domanda), assenza di informazioni in varie lingue utili a far capire ai cittadini stranieri quale iter seguire per ottenere i buoni: sono queste le criticità che Potere al Popolo Lecce ha messo nero su bianco nella lettera inviata all’Amministrazione Comunale di Lecce, chiedendo una verifica delle deliberazioni già effettuate e una comunicazione quotidiana attraverso i mezzi istituzionali dello stato di erogazione dei buoni pasto, con indicazione del numero di cittadini beneficiari sino al totale esaurimento del fondo messo a disposizione.
Durante i mesi di emergenza da Covid-19, l’organizzazione politica Potere al Popolo Lecce – che ha attivato uno sportello fiscale e un servizio di consegna pacchi alimentari per gli “invisibili” – è entrata in contatto con diversi cittadini residenti nel capoluogo provinciale dai cui racconti e successive verifiche “sono emersi alcuni punti deboli nella gestione della misura straordinaria da parte del Comune di Lecce”.
Pertanto, si legge nella lettera indirizzata al sindaco e all’assessore ai Servizi Sociali, “in uno spirito di collaborazione e nella certezza che tali mancanze o disattenzioni siano frutto dalla situazione contingente di urgenza e dello straordinario carico di lavoro accordato alle amministrazioni comunali, in un contesto generale particolarmente difficile”, Potere al Popolo chiede all’ Amministrazione di procedere a nuove delibere tenendo conto delle criticità emerse in fase di controllo popolare.