LECCE – Un uomo di Stato. Un uomo di grandi valori morali che ha dato tanto al proprio Paese. Un uomo vero. Se ne è andato oggi Antonio Montefrancesco, meglio conosciuto con il nome di “Franz”, Generale in pensione dell’Aereonautica militare italiana alla quale ha dedicato buona parte della sua vita. Aveva 87 anni. Originario di Copertino, ma viveva da oltre quarant’anni a Lecce. In un mondo in cui tutto appare effimero e la fretta divora e allontana sentimenti macinando emozioni alla stessa velocità di una centrifuga, ricordare alcune figure non solo è doveroso ma è necessario per trasmettere alle nuove generazioni principi e valori che altrimenti rischiano di andar perduti. A volte fermarsi e riflettere serve per non lasciarsi travolgere dagli eventi.
Probabilmente il Generale Montefrancesco conosceva bene il suo percorso, sin dall’inizio. Da quando cioè, a 18 anni consegue la Maturità Classica al Liceo Palmieri di Lecce e subito dopo supera le selezioni dell’Accademia Aeronautica dove comincia la sua storia di aeronauta. Una storia lunga e ricca di soddisfazioni. Nel 1953 completa il corso conseguendo il Brevetto di Pilota di primo periodo su velivolo G.46: successivamente viene inviato negli Usa dove consegue il Brevetto di Pilota Militare su Aviogetti. Nel 1955 rientra in Italia e viene assegnato al 2° Stormo Caccia Intercettori di stanza a Orio al Serio (Bergamo) e Cameri (Novara), operativo su velivoli Vampire DH100 ed F86E. Frequenta i corsi di applicazione dell’Aeronautica alla Scuola di Guerra Aerea di Firenze e viene successivamente assegnato allo Stato Maggiore della Difesa con l’incarico di Capo Sezione Addestramento.
Dopo la Transizione su velivolo F-104 (presso l’Aeroporto Militare di Grosseto nel 1970), dal 1971 al 1974 è operativo presso la Scuola Volo Basico Iniziale Aviogetti di Galatina (Lecce) dove ricopre i ruoli di Comandante Reparto Volo, Vice Comandante e, quindi, Comandante. Dal settembre 1974 (fino a tutto il 1978) è di stanza presso la Scuola di Guerra Aerea di Firenze come Direttore di Corso, Direttore Ufficio Studi e, successivamente, Comandante in Seconda. Nel 1979 è al Comando Operativo Regionale di Martina Franca (3° ROC) in qualità di Comandante. Negli anni 1980 e 1981 è Presidente del Tribunale Militare di Bari. Successivamente è a Roma alla Direzione del Personale dell’Aeronautica Militare in qualità di Presidente della Commissione Unica di Avanzamento Sottufficiali A.M., quindi alla III Regione Aerea di Bari ricopre il ruolo di Consulente del Comandante, il generale Siro Casagrande, e di Vice Comandante.
Inviato successivamente in Germania presso la base Nato di Monaco di Baviera frequenta il Corso di Istruttore di “volo a vista” e “volo strumentale”. Rimane quindi in Germania per oltre un anno con mansioni di istruttore per i piloti Nato. Rientrato in Italia nel 1958, viene assegnato al Gruppo di Standardizzazione Nazionale – operativo presso le Scuola Volo di Amendola (Foggia) e di Pratica di Mare (Roma) – con il compito di istruttore esaminatore di volo su aviogetti e velivoli ad elica. Nel 1962 è inviato al Comando Nato di Parigi come esaminatore dei piloti e degli Istruttori delle Scuole di Volo Nato. Poi diventa componente del team di valutazione tattica dei Reparti Volo della Nato.
Rientra in Italia prima a Ghedi nel bresciano, poi nella base aerea di Gioia del Colle (Bari) in qualità di Capo Ufficio Operazioni e poi Comandante del 156mo Gruppo Caccia Bombardieri. Lascia il Servizio Militare nel 1990, promosso al grado di Generale di Squadra Aerea. Da pilota ha totalizzato 3500 ore di volo ed ha conseguito l’abilitazione su venti tipi differenti di velivoli.
Nel corso della sua carriera ha frequentato corsi di specializzazione in Italia e all’Estero per la valutazione di aerei destinati all’addestramento e – dal 1980 al 1993 – ha ricoperto l’incarico di Docente di Dottrina e Strategia Aerea e di Arte del Comando presso l’Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli curando varie pubblicazioni e dispense tematiche.
La redazione di Salentolive24 è vicina al dolore di familiari – in particolare del figlio Davide, della nuora Rosarianna e dei nipoti Romina e Riccardo – di amici e delle tante persone che hanno avuto la fortuna di conoscere e apprezzare le sue qualità morali e professionali.