GALLIPOLI – Nella giornata odierna, si è riscontrato il secondo caso di coronavirus nella città di Gallipoli. Si tratta di un infermiere del presidio ospedaliero gallipolino, in servizio nel reparto di medicina. L’uomo è il marito della donna impiegata presso il nosocomio di Copertino, risultata positiva al Covid-19 nei giorni scorsi.
A seguito dell’accertamento dell’infermiere, la Cgil ha trasmesso una nota ufficiale al direttore generale ed al direttore sanitario dell’Asl Lecce, al fine di avere delucidazioni sulla gestione del caso all’interno della struttura ospedaliera gallipolina. In particolare, si legge nella nota, si richiede “l’ispezione immediata del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, al fine di mettere in sicurezza l’Unità ospedaliera coinvolta, i pazienti e tutto il personale”. La dirigenza leccese del sindacato invita inoltre a “mettere in sorveglianza domiciliare tutto il personale identificato” e a provvedere ad una “sanificazione profonda di tutti gli ambienti”.
Il segretario provinciale della Cgil, Floriano Polimeno, ci ha confermato al telefono la positività dell’infermiere gallipolino: “Tuttavia – ha sottolineato – il paziente è in quarantena dal 6 marzo, ed il contagio è avvenuto con la moglie. Restano comunque da capire i movimenti ed i contatti che l’uomo ha avuto fino a quella data”.
Polimeno, dopo la conferma avuta dal presidio sanitario, afferma che sono stati effettuati i controlli tampone sull’intero reparto di Medicina: “Ho anche sollecitato affinché venissero effettuati i controlli all’intero personale di Sanità Service, in quanto tutti i lavoratori hanno pari diritto e, di conseguenza, devono essere tutelati tutti allo stesso modo”.