BARI – Una boccata d’aria per gli ospedali pugliesi ormai in affanno. Arriva dalla GVM Care & Research che mette a disposizione della regione le proprie strutture ospedaliere per i pazienti CoViD-19.
In particolare sarebbero due le strutture ospedaliere in questione: Villa Lucia Hospital a Conversano (BA) e Anthea Hospital a Bari. Un’iniziativa che prende vita in considerazione della grave emergenza che stanno attraversando la regione Puglia e le regioni limitrofe, con lo scopo di prevenire la saturazione dei posti letto del Servizio Sanitario Nazionale.
Il gruppo sanitario rende noto di aver quasi terminato la riorganizzazione delle strutture attrezzandole per accogliere i pazienti affetti dal Coronavirus, resa possibile grazie a un investimento importante da parte di GVM Care&Research, non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto sotto il profilo organizzativo del personale. Uno sforzo che vedrà l’allestimento di 210 posti letto, di cui 50 di Terapia Intensiva.
“Riteniamo – dichiara il dott. Giuseppe Speziale, Vicepresidente di GVM Care&Research– che tutti gli operatori della sanità, a tutti i livelli, debbano responsabilmente e concretamente offrire il loro contributo per rispondere, con un’azione sinergica, alle esigenze della cittadinanza in un momento di emergenza. Questo importante sforzo organizzativo è merito di tutti i nostri tecnici, infermieri, medici e operatori di staff a tutti i livelli di GVM in Puglia che, con grande senso di responsabilità, hanno dedicato loro stessi alla realizzazione di tutto questoone nell’interesse dei cittadini”.
Per una maggiore riuscita, tutte le altre attività di Anthea Hospital e Villa Lucia Hospital saranno sospese, mentre è stato già creato un ingresso unico con rigido Triage che serve ad accogliere i casi sospetti prima di un eventuale ricovero. Incentivate, infine, la disinfezione e l’igienizzazione totale di tutte le aree e i reparti degli ospedali.
La GMV è anche titolare dell’Ospedale Santa Maria di Bari e della Città di Lecce Hospital, strutture accreditate con il SSN, che metterà a disposizione per svolgere attività dedicate a patologie non infettive, che necessitano di operazioni d’urgenza, mediante il trasferimento e la presa in carico di pazienti non affetti da CoViD-19.