ROMA – Dall’incontro del premier Conte con i ministri è emersa la decisione del Governo di fermare l’attività di didattica di scuole di ogni ordine e grado in tutto il paese dal 5 al 15 marzo. Prima dell’ufficialità il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha fatto sapere che è stato chiesto “al comitato tecnico-scientifico una valutazione, un parere, se lasciare aperte le scuole, se chiuderle che sia proporzionale allo scenario epidemiologico del Paese in questo momento”. La conferenza stampa terminata pochi minuti fa conferma la decisione di Palazzo Chigi a seguito analisi della valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità richiesta dal presidente del Consiglio. L’ipotesi di chiusura per un mese era già stata paventata nella giornata di ieri e lo stesso ministro della salute Roberto Speranza aveva confermato il suo parere favorevole.
In tarda serata il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un video-messaggio diffuso sulla propria pagina Facebook, aveva di fatto invitato gli studenti “a non frequentare il luoghi scolastici a tutela della loro salute”. Un provvedimento reso necessario “perché il decreto ministeriale del 1° marzo 2020 non prevede la sospensione delle attività didattiche nelle scuole e nelle università per la Regione Puglia cosa che il Governo nazionale non ha ancora inteso fare”.
Un’ordinanza della validità di quindici giorni che di fatto legittima e giustificata l’eventuale assenza. “Se gli studenti maggiorenni (o se minorenni per loro le famiglie) ritengono a fini precauzionali di assentarsi da scuola o dall’università, questa scelta non può costituire un pregiudizio”. Nel primo pomeriggio alla notizia della possibile chiusura dei plessi scolastici e universitari, lo stesso presidente della Regione aveva ringraziato il presidente del Consiglio per aver accolto la richiesta, confermandone l’ufficialità.
“La notizia diffusa nella giornata di ieri è risultata assolutamente improvvida” ha dichiarato il premier Conte “data la mancanza di un’analisi precisa. Ci siamo riuniti con tutti i ministri per decidere il da farsi e ho fatto richiesta di intervento del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Professor Bruzzaferro, d’accordo con il ministro della Salute Speranza, per ottenere un quadro chiaro della situazione epidemiologica. Alla luce della valutazione del comitato tecnico-scientifico, riteniamo sia opportuno procedere con la chiusura di tutte le scuole e università oltre la zona rossa”. Il decreto verrà firmato nelle prossime ore e avrà validità effettiva dalla giornata di domani.
“So che è una decisione d’impatto – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina – io spero che i miei alunni tornino al più presto a scuola e mi impegno a far sì che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti i nostri studenti”.