“Nessuna indagine su di noi e nessun contatto con clan malavitosi”
“La società Parco di Belloluogo scrl si vede costretta a diffondere la seguente nota, in risposta e in rettifica di notizie imprecise, infondate e/o tendenziose, comparse nei servizi pubblicati oggi da parte degli organi di stampa, in merito all’operazione “Final Blow” condotta dalla Polizia di Stato.
Notizie che riteniamo lesive dell’immagine della gestione Parco di Belloluogo srl e che respingiamo con forza al mittente, o ai mittenti, in quanto l’attività del gestore è stata improntata sempre alla legalità e alla trasparenza.
Il primo aspetto da sottolineare è che la Società non è oggetto di qualsivoglia indagine o provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria, in quanto è totalmente estranea ai fatti emersi nell’inchiesta. È facilmente appurabile, infatti, come la Società non abbia mai avuto contatti, né sia stata mai contattata da nessuno dei protagonisti dei clan malavitosi coinvolti nell’inchiesta.
A dimostrazione dell’esigenza di legalità e ordine pubblico che la nostra gestione ha sempre perseguito, si rimarca come la Società, fin dall’inizio, sia sempre stata a stretto contatto con tutte le forze dell’ordine, per segnalare casi di spaccio riscontrati all’interno del Parco e per chiederne la relativa attività di repressione. Tra queste, per esempio, cito la missiva del 30 maggio 2018, con cui la Società chiese al Questore di Lecce di intervenire per stanare gruppi dediti ad attività di spaccio notturne. Una lettera dal contenuto simile è stata inviata il successivo 3 giugno al dirigente comunale ai Lavori Pubblici per sollecitare l’intervento della polizia municipale.
In tempi non sospetti, insomma, siamo stati i primi a voler reprimere attività illecite all’interno della struttura, che riteniamo quanto di più lontano dal nostro modo di essere e di agire.
E risale al primo ottobre scorso la lettera con la quale ringraziamo il Questore per avere inviato una volante all’interno del Parco, grazie alla quale è stato colto in flagranza e arrestato uno spacciatore.
Il Parco è un luogo destinato alle famiglie e alle persone che vogliono trascorrere in relax e all’insegna dello sport il proprio tempo libero, non a gente che vuole lucrare con attività illegali.
Si precisa, infine, che la Società non è stata mai sentita, né chiamata, né interpellata in alcun modo da nessuna delle forze dell’Ordine attualmente impegnate nelle attività di indagine”.
Per completezza di informazione rimarchiamo il fatto di non aver mai accennato nel nostro articolo al Parco di Belloluogo. Ciò nonostante abbiamo deciso di dare spazio a questa nota inviataci – come a tutte le altre testate giornalistiche – dalla Società che gestisce la struttura (Antonio Greco)