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Infezioni, febbre e lacerazioni: Giorgia torna in ospedale

PITTSBURGH (USA) – Giorgia, la piccola guerriera salentina diventata simbolo della lotta alla Sindrome di Berdon è tornata a casa per poche ore. Il lieve processo di rigenerazione delle mucose intestinali riscontrato dalle ultime analisi, ha convinto lo staff medico per le dimissioni nonostante il disaccordo della madre, in ansia per una lacerazione addominale. “In pochissimo tempo ha raggiunto i 5 centimetri di grandezza e permette di vedere l’adipe. Se dovesse avanzare, potrebbe provocare la fuoriuscita dell’intestino”, ha spiegato mamma Elisa nel video-aggiornamento. Ipotesi improbabile secondo lo staff medico che ha ritenuto opportuno puntare sugli effetti positivi del rientro in ambiente familiare per la piccola, dato lo stato depressivo in cui versa. La perdita di interesse verso tutte le attività che in passato l’appassionavano, il totale rifiuto alla nutrizione naturale rallentano il processo di guarigione e il recupero delle funzioni intestinali. A peggiorare un quadro già così delicato, la formazione di afte, herpes e infiammazioni gengivali che provocano dolore all’assunzione di liquidi semplici come l’acqua.

Elisa ha mobilitato la rete per ottenere un contatto con alcuni personaggi famosi seguiti in tv dalla piccola. La speranza è che girare nuovi tutorial di cucina in collegamento Skype con i suoi chef preferiti, possa stimolarla ad assaggiare piccole quantità di cibo.

Il fulmineo ritorno a casa è stato interrotto da un nuovo ricovero  a causa l’insorgere di una forte febbre. Le immediate indagini cliniche hanno purtroppo evidenziato la presenza di due infezioni importanti nel sangue che verranno combattute con una nuova terapia farmacologica. “Adesso – spiega Elisa – i medici hanno deciso di ‘aumentare’ le sue difese immunitarie abbassando alcuni farmaci, affinché il suo organismo possa reagire contro questi virus, aiutando anche la cicatrizzazione di ogni sua ferita sulla pancia, ma ci aspettiamo il rigetto nei prossimi giorni”.

Gli anticorpi funzioneranno da barriera contro le infezioni, ma “reagiranno anche contro il nuovo intestino causandone il rigetto. A quel punto dovranno obbligatoriamente riabbassare le sue difese immunitarie, cercando di trovare una giusta dose che possa aiutare a combattere i virus senza compromettere troppo l’intestino”.

Sarà necessario attendere qualche giorno per gli esiti di alcuni test specifici, insieme alla nuova biopsia e la normalizzazione della temperatura, dopodiché sarà possibile rivalutare nuovamente il ritorno a casa.