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Cisl: “Liste di attesa di 120 giorni, inaccettabile”

A sei mesi dal varo del Piano Aziendale per il Governo delle Liste d’Attesa della ASL di Lecce  tante restano ancora le questioni territoriali aperte in tema di salute.
Tra le tante  la CISL reputa quella delle liste d’attesa una priorità assoluta in quanto i ritardi cumulati nel tempo  sono  divenuti per i cittadini  impedimento alla  fruizione di diverse  prestazioni specialistiche e di diagnostica entro i tempi massimi fissati dal Piano nazionale.
Per alcune prestazioni , infatti, i tempi di attesa vanno ben oltre il tempo massimo dei 120 giorni, con un rinvio all’agenda del prossimo anno.
A causa del livello di criticità raggiunto  il governo dei tempi di attesa non può essere affidato a  semplici interventi tampone. Si rende necessaria  una più ampia ed organica revisione strategica ed organizzativa della rete sanitaria e dei servizi, a partire dall’appropriatezza nella prescrizione da parte di medici e specialisti,  dalla distinzione dei canali di accesso tra primo accertamento e cronicità, dalla pari opportunità di accesso alle prestazioni da parte di tutti i pazienti oncologici, indipendentemente dalla struttura sanitaria prescelta per l’intervento operatorio alla  implementazione e la messa  a regime dei Presidi Territoriali di Assistenza.
Il progressivo incremento della popolazione anziana e un sempre più complesso quadro epidemiologico  richiedono infatti  la piena  integrazione tra rete ospedaliera e servizi territoriali  così come pure una qualificazione della rete dell’emergenza urgenza e rete ospedaliera , anche tramite un adeguamento dell’organico ed il superamento dell’annosa questione del precariato.
Occorre inoltre operare un superamento dei forti ritardi nell’utilizzo dei Fondi FESR assegnati  nell’anno 2016 così da realizzare rapidamente gli investimenti finalizzati alla riqualificazione dell’edilizia sanitaria e l’acquisto di strumentazioni di nuova generazione.
Questo è quanto Cisl Lecce ha ribadito al Direttore dell’ASL nell’incontro odierno , condividendo l’impegno al riavvio di un serrato confronto utile alla individuazione di misure ordinarie e straordinarie che possano dare immediata risposta ai tanti bisogni di salute dei nostri cittadini.
Ora occorre procedere a passo veloce perché il  tempo dell’attesa è  scaduto.
Risposte è quello che chiediamo.
Risposte subito.