Un Lecce, a tratti operaio, batte di misura la Spal e vola in classifica dopo aver racimolato ben 10 punti nelle cinque giornate del girone di ritorno. La squadra di Liverani ha saputo fare a meno per due terzi di gara di Falco, oltre che degli infortunati di lungo corso, Farias e Babacar, riuscendo comunque a portarsi avanti nel punteggio per ben due volte. Inoltre i giallorossi hanno saputo stringere i denti nei momenti delicati del match, dimostrando di aver raggiunto un giusto equilibrio tra i reparti.
Che fosse una partita difficile, lo sapevano tutti. I ferraresi avevano da poco cambiato allenatore, con Di Biagio al posto di Semplici, e Liverani non aveva punti di riferimento con i quali preparare preventivamente le contromosse al gioco avversario. Inoltre il tecnico leccese doveva fare a meno alla vigilia di Saponara, fondamentale nelle due ultime vittorie contro Torino e Napoli.
I giallorossi partivano contratti, soffrendo le verticalizzazioni di Valdifiori e il pressing del centrocampo spallino. Vigorito dopo 10’ minuti doveva dire di no ad un diagonale di Di Francesco, ma tutta la Spal sembrava più in palla rispetto ai salentini. Solo con il passare dei minuti il Lecce prendeva confidenza e conquistava metri anche se Barak e Falco erano ingabbiati dalle marcature impostate da Di Biagio. Inoltre, al 34’ sembrava che la sfortuna dovesse accanirsi contro i giallorossi. Falco, in un tentativo di dribbling, sentiva tirare il muscolo della coscia sinistra e chiedeva il cambio. In assenza di altri riferimenti offensivi, Liverani mandava sul terreno di gioco Shakhov, proponendolo come ala destra.
Quando si pensava di andare al riposo sul punteggio di 0 a 0, una combinazione da destra Donati – Mancosu metteva Majer a tu per tu con Berisha, ma il giocatore sloveno calciava male perché contrastato fallosamente da Bonifazi. Per Guida non c’erano dubbi: calcio di rigore che Mancosu trasformava con una conclusione imparabile.
Il Lecce del secondo tempo ripartiva, però, in sordina come nella prima frazione e la Spal ne approfittava subito. Angolo dalla destra di Valdifiori, Petagna superava la marcatura di Rossettini e trafiggeva Vigorito con un preciso colpo di testa.
Tornato in parità il punteggio, il Lecce aveva l’abilità di mantenere la calma senza farsi prendere dalla frenesia di tornare in vantaggio. Barak e Mancosu erano più mobili, divenendo i punti di riferimento per delle manovre più accurate. Da una di queste, sviluppatasi sulla sinistra, Barak serviva in verticale Shakhov che appoggiava di petto su Mancosu. Il centrocampista sardo aveva la bravura di allargare la sfera sulla destra per l’accorrente Majer che, appena entrato in area, scaricava un diagonale preciso. Il tiro baciava il palo prima di adagiarsi in rete. Un gol da manuale del calcio.
Gli ultimi venti minuti erano di sofferenza, anche se Barak aveva la palla della sicurezza, ma il suo sinistro si perdeva alto di poco sulla traversa. Dall’altra parte la difesa giallorossa subiva la vigoria dell’attacco spallino e Vigorito doveva fare gli straordinari su Castro ad un quarto d’ora dal termine.
Liverani, per non correre ulteriori rischi, toglieva Mancosu e mandava in campo un difensore, Paz. La squadra ne traeva beneficio e riusciva a conservare il risultato di vantaggio sino al fischio finale di Guida, anche se Di Francesco (il figlio dell’ex tecnico giallorosso) proprio al 90’ andava vicino al pareggio con una bella rovesciata.
Adesso i giallorossi hanno agguantato l’Udinese e superato la Sampdoria (entrambe però con una gara in meno), ma soprattutto stanno mostrando una continuità, prima non vista in questa stagione. Tre vittorie consecutive sono il viatico migliore per affrontare adesso le prossime difficili sfide, ad iniziare dalla trasferta contro la Roma domenica prossima.
Photogallery a cura di Andrea Stella