LECCE – Traffico clandestino di armi da fuoco, danneggiamento seguito da incendio e tentate estorsioni ai danni di esercenti l’attività di noleggio con conducente. Sono queste le accuse che pendono sul capo di sei persone arrestate nelle prime ore di questa mattina dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Gallipoli
L’operazione di polizia prende il nome del dio del fuoco “Efesto” che, nella mitologia greca, rappresenta appunto il dio del fuoco, delle fucine e della metallurgia, tanto che la leggenda narra che abbia forgiato per gli dei dell’olimpo splendide armi.
L’attività investigativa nasce da un’attività di controllo amministrativo finalizzato a riscontrare, a campione, se le armi dichiarate all’autorità pubblica sicurezza, dai titolari di porto d’armi per uso sportivo, fossero effettivamente presenti presso il luogo dichiarato. Dall’esame incrociato delle Banche Dati della Polizia di Stato, è emersa un’incongruità. L’attenzione degli investigatori si è soffermata, in modo particolare, su un titolare di porto d’armi, Moreno Galluzzo che, insieme ad un’altra persona avevano acquistato. Nello specifico si tratta di 12 armi, tra cui 3 revolver, 8 pistole semiautomatiche ed un fucile a pompa, con relativo munizionamento e di cui, a seguito di mirate perquisizioni domiciliari, entrambi non risultavano più esserne in possesso. Si scoprirà successivamente che i due avevano complessivamente immesso nel circuito clandestino 18 potenti armi da fuoco perfettamente funzionanti. Armi da fuoco, in parte cedute illegalmente a Gabriele e Salvatore Fiore che, a loro volta, a seguito di mirati controlli presso le rispettive abitazioni risultavano essersi disfatti delle stesse. Dall’attività investigativa è poi, altresì, emerso, che nella notte del 30 maggio 2019 Galluzzo – in concorso, sempre con la stessa persona con cui aveva acquistato tutte le 12 armi, durante le fasi preliminari del piano criminosoche era stato precedentemente pianificato con Giuseppe Imperatore, suo datore di lavoro nell’attività di Ncc (noleggio con conducente) – ha materialmente appiccato fuoco al mezzo di lavoro di un esercente l’attività di noleggio con conducente e, peraltro, ex dipendente di Imperatore.
Sempre dall’attività investigativa è emersa, infine, la responsabilità penale di Luigi Cardellini, noto per precedenti penali tra cui omicidio a mano armata a scopo di rapina nel 1993. Insieme a Galluzzo – dopo aver minacciato un titolare di una non meglio identificata azienda di noleggio con conducente proveniente da altra città – ha costretto le vittime a non esercitare nella città di Gallipoli l’attività lavorativa di autisti di bus navetta. Al termine dell’operazione tutti i responsabili dei reati – in attesa dell’attivazione del braccialetto elettronico a seguito della quale saranno sottoposti agli arresti domiciliari con le modalità di controllo del dispositivo elettronico – sono stati accompagnati in carcere dagli agenti della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Gallipoli e dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Meridionale”. I poliziotti hanno poi provveduto al ritiro, in via cautelare, di 3 armi detenute legalmente da due degli arrestati perché, alla luce delle contestate responsabilità penali, sono ritenute persone capaci di abusarne.
Le sei ordinanze di custodia cautelare e i relativi decreti di sequestri preventivi sono state emesse dal gip del Tribunale di Lecce Cinzia Vergine su richiesta del pm della Procura di Lecce Giovanna Cannarile.