Buone notizie per Giorgia, non c’è più rigetto
Negli ultimi giorni le condizioni di Giorgia si erano fatte decisamente preoccupanti. Il forte sanguinamento dell’intestino trapiantato lo scorso novembre, sembrava essere segnale inequivocabile del rifiuto clinico al nuovo organo.
L’ultima biopsia effettuata nel corso della settimana ha dato la notizia attesa da molto tempo, il rigetto è stato finalmente declassato da grado “severo” a “zero”.
L’intestino continua a sanguinare “questo significa che deve rimanere sotto controllo perché il rischio infettivo è molto, molto alto. Dopo il trapianto, la mucosa interna dell’intestino si modifica ed è possibile che i batteri possano in qualche modo “trasferirsi” nel sangue provocando infezioni talmente gravi, che possono portare alla morte” spiega Elisa nel lungo video postato sulla pagina Facebook.
Il primo segnale dell’avvenuta infezione è l’iperpiressia per questo Giorgia, come tutti i bimbi trapiantati, deve rimanere sotto stretta osservazione.
Oltre all’assenza di rigetto, durante la biopsia i medici hanno potuto constatare che i tessuti dell’intestino sono in fase di cicatrizzazione, a conferma dell’efficacia della nuova terapia farmacologica. È una battaglia vinta molto importante, ma c’è tanto ancora da fare e le complicazioni non mancheranno, come quella sopraggiunta durante la notte. “A causa di una tosse improvvisa, grassa e molto intensa, è stato necessario fare una radiografia ai polmoni. In un primo momento si è ipotizzato fosse una conseguenza dell’intubazione effettuata in sala operatoria, prima dell’inserimento del nuovo catetere. In realtà si è riscontrata la presenza di muco nella parte bassa dei polmoni e dato che Giorgia non può tossire, a causa della ferita sull’addome, è stata contattata un’equipe specializzata in problemi respiratori. “Il movimento fisico è fondamentale per il drenaggio dei liquidi e dovrà eseguire alcuni esercizi specifici, per tre volte al giorno. L’immobilità non è salutare per lei perché favorisce il ristagno di liquidi esponendola al rischio di contrarre infezioni pericolose”.
Giorgia sta attraversando anche un momento psicologicamente difficile. Un lieve stato depressivo provocato dal cambiamento molto importante subito da una bimba così piccola. Tra le altre cose l’assunzione di farmaci per via orale alla quale non è abituata e l’applicazione di nuovi diversi cateteri, anche per l’alimentazione parenterale, sono stati eventi demoralizzanti per lei. “Verrà affidata presto al centro di riabilitazione alimentare, dovrà imparare di nuovo a mangiare e sarà anche questo un percorso lungo e complicato”.
L’applicazione del “Peripherally Inserted Central Catheter” (PICC) sta provocando dolore alla bimba anche se un’ecografia ha escluso la presenza di coaguli. Il forellino sullo stomaco continua a dilatarsi e i medici hanno provveduto all’inserimento di un “bottoncino” più grande con la speranza che il tessuto potesse aderirvi, ma senza successo. “I medici hanno deciso di attendere un paio di giorni per dare tempo alla cicatrizzazione. Se non dovesse andare bene, l’ipotesi è un piccolo intervento chirurgico, ma questa è L’ultima opzione che valuteranno causa le bassissime difese immunitarie di Giorgia. Si spera possa richiudersi in fretta perché i liquidi che ne fuoriescono provocano irritazioni cutanee, diventa più complicato alimentarla e altrettanto infondere farmaci, senza contare che si potrebbe verificare un prolasso della mucosa dello stomaco. Ho tentato di riparare il danno applicando degli steri streep, ma chiaramente la perdita di liquido impedisce possano funzionare”
La bimba continuerà a combattere con gli effetti collaterali dei farmaci infusi per ristabilire equilibrio delle normali funzionalità. Pressione alta e diabete i più preoccupanti, tenuti sotto controllo da un monitoraggio specifico che spesso impedisce a madre e figlia di riposare adeguatamente.
“Non sono molto ottimista, ma so che in qualche modo tutto passerà e sono arrabbiata perché ho problemi anche con il padrone di casa che si approfitta della situazione precaria nella quale mi trovo. Anche volendo agire per vie legali, il dispendio economico sarebbe troppo gravoso per me e chiaramente non sostenibile. Tra l’altro il mio inglese non troppo perfetto, non aiuta a risolvere. “
Come se tutto ciò che sta affrontando, non fosse già sufficiente.
Il grande compito di Elisa è quello di tenere alto il morale della sua bambina e aiutarla a reagire. Sono ormai passati 5 anni dal loro arrivo in America. Nei primi due la bimba non ha frequentato la scuola, è stata ricoverata circa 20 volte con infiammazioni, sanguinamenti e diverse altre complicanze. “Dal momento in cui ha potuto anche lei avere una vita normale, fatta di scuola, giochi, amiche come tutte le bambine della sua età i ricoveri si sono ridotti a soli 2 o 3 negli ultimi 3 anni “. Chiaramente è importantissimo sostenere la componente psicologica per la buona riuscita delle terapie.
Elisa è provata dalla stanchezza e dalla preoccupazione, ma tenta in tutti i modi di far sorridere la sua bimba, anche girando quei video che tanto la divertivano prima. “L’ultimo video di cucina che abbiamo girato è quello con Cristina Parodi, ma Giorgia non è più quella di prima, noterete il cambiamento, seppur piccolo”.
La mamma della piccola guerriera salentina ha inventato anche il club delle “forzute, cazzute” per farla sorridere, un modo giocoso per sdrammatizzare una situazione così delicata.
La bimba continuerà a combattere con una serie di complicazioni provocate dai farmaci infusi per ristabilire equilibrio delle normali funzionalità. Persiste la pressione alta 3 farmaci, i3 per il diabete, si dorme poco e male. “Non sono molto ottimista ma so che in qualche modo tutto passerà, sono arrabbiata perché ho problemi con il padrone di casa che si approfitta della situazione precaria nella quale mi trovo. Anche volendo agire per vie legali, il dispendio economico sarebbe troppo gravoso per me e non sostenibile. Tra l’altro il mio inglese non troppo perfetto, non aiuta a risolvere. “
Elisa non appena possibile continua a pubblicare aggiornamenti scritti o video girati direttamente al children’s hospital di Pittsburgh anche per lasciare testimonianza di questa esperienza, per tenere aggiornate tutte le persone che hanno a cuore il benessere della sua bambina e chissà, magari dare la possibilità alla sua piccola di farsi una bella risata guardandoli, quando tutto questo un giorno sarà finito.