Parcheggi a pagamento al Fazzi, “una palese ingiustizia”
“Far pagare la sosta in un luogo di sofferenza, ai cittadini, ai lavoratori, ai malati e loro famigliari in stato di bisogno è una palese ingiustizia.
L’ospedale è sinonimo di sofferenza, non è un luogo ludico, non è una discoteca, non è una struttura di svago e di divertimento, non è il centro urbano dove fare shopping o un supermercato. Ma punto di riferimento obbligatorio per i malati, per chi deve assistere un proprio congiunto o vegliare il caro estinto.
Ci si reca solo e soltanto per bisogno e per soddisfare inderogabili necessità, per queste ragioni dovrebbe essere gratuito. L’Amministrazione Comunale ha dimostrato di essere senza valore morale e umanità sociale. Non ha tenuto conto che gli ospedali sono un servizio fondamentale per una società civile e che le strutture d’appoggio, quali appunto i parcheggi, dovrebbero costituire valido supporto verso coloro che hanno ben altri problemi d’affrontare, e non rappresentare un mezzo per rimpinguare le casse comunali.
Da oggi il pagamento della sosta al Vito Fazzi rappresenta semplicemente un’ulteriore tassazione per il cittadino alla quale non corrisponde, di contro, alcun servizio. Né si è mai sentito parlare di implementazione delle corse dei mezzi pubblici.
La sosta a pagamento è ammessa, generalmente, in tutti gli ospedali situati nei centri urbani, ed è giusto che sia così in quei casi, perché diversamente sappiamo che non ci sarebbe adeguata rotazione delle auto, qualcuno le lascerebbe ferme per giorni rendendo più difficile l’accesso all’ospedale. Ma a Lecce il nosocomio non è in centro! Questo problema nella nostra città non esiste e non si può fingere il contrario, così come non si può pensare che tutti possano utilizzare i mezzi pubblici (efficienti o meno che siano) per recarsi in ospedale.
Mi rivolgo al sindaco e ai componenti della giunta: riuscite a mettervi nei panni di un dializzato o di un traumatizzato che vive nelle ristrettezze economiche costretto a sottoporsi anche all’esoso pagamento del parcheggio? Siete a conoscenza dei cari-ticket per le prestazioni specialistiche e della spesa farmaceutica? Conoscete il numero dei dipendenti privati – precari e non che lavorano in ospedale ed i loro stipendi percepiti? Siete sicuri che la procedura amministrativa adottata per l’individuazione delle nuove aree a pagamento non avrebbe dovuto incassare l’approvazione del Consiglio Comunale? Non vi viene il dubbio che forse avete esagerato?
Io penso che non esiste ingiustizia più profonda come quella di speculare o assecondare sulla sofferenza”.