MELENDUGNO – Nei prossimi giorni un centinaio di salentini subiranno il giudizio in un’aula di tribunale, non per aver cercato di trarre benefici personali tramite azioni delittuose ma per essersi attivati al fine di impedire la devastazione del proprio territorio.
Dal 9 gennaio, data della prima udienza, e per tutti i mesi successivi, le aule del tribunale di Lecce vedranno alla sbarra cittadini di tutte le età ed occupazione – casalinghe, pensionati, studenti, commercianti, artisti, tecnici, operai – accumunati dalla partecipazione alla resistenza popolare contro il Tap, il mega gasdotto che attraverserà anche il Salento.
Un’alluvione di rinvii a giudizio – sottolineano in una nota gli organizzatori del moviento No Tap – che si è aggiunta alle pesantissime multe comminate a tanti attivisti, ha il duplice obiettivo di cercare di fiaccare la resistenza di un movimento che da tre anni si sta opponendo all’imposizione dell’opera, e contemporaneamente fungere da avvertimento per chi volesse unirsi alla protesta. Mentre da un lato l’informazione e la politica celebrano Greta Thunberg, che invoca un’azione decisa per contrastare i cambiamenti climatici, dall’altro vengono processati proprio coloro che materialmente si oppongono ad un’opera palesemente climalterante come il Tap, che contribuisce a legare per altri decenni il nostro futuro energetico ai combustibili fossili”.
Una situazione definita paradossale, “diventata ormai oggetto di attenzione a livello internazionale. I procedimenti penali verranno monitorati dall’organizzazione Front Line Defenders, mentre un’apposita istruttoria sulla devastazione della Natura e le violazioni dei diritti delle comunità verrà aperta dal Tribunale Internazionale per i Diritti della Natura. Uno dei suoi autorevoli membri, l’economista Alberto Acosta, un mese fa ha potuto constatare direttamente la gravità della situazione salentina”.
Per esprimere vicinanza agli attivisti e alle attiviste sotto processo, il Movimento No Tap e l’Associazione Bianca Guidetti Serra organizzano, domenica 5 gennaio a Melendugno, la “Befana No Tap”.
Di seguito il programma delle iniziative:
Alle ore 17, nella sala convegni della Scuola Media, in via San Giovanni 1 a Melendugno
“Non si processa chi difende la Terra”, incontro- dibattito con gli avvocati del Legal Team.
Presentazione del Dossier “Defend the defenders of the Earth”, sulla repressione dei movimenti salentini e le violazioni delle Linee Guida Osce sui difensori della Natura, a cura dell’avv. Elena Papadia.
Alle ore 19.30, nella Villa Comunale di Melendugno, Area Live con il Canzoniere Grecanico Salentino, Treble – Rocky and Dangeroots; “Suddismo”, i canti di Matteo Salvatore con: Roberto Licci, Enza Pagliara, Dario Muci, Emanuele Licci, Marco Tuma; La Rocha feat Rifle – No Finger Nail dj set.
Nell’Area Live sarà presente un mercatino di comunità (esposizione e vendita di prodotti a km 0 e artigianato locale) per promuovere un modello di sviluppo alternativo, a cura di Salento km 0 e Produttori Locali Miele.