A Galatina Capodanno vintage con gli anni Sessanta
GALATINA – Da ormai alcuni anni, la tradizione galatinese vuole che l’arrivo del nuovo anno venga festeggiato il 1 gennaio, e non nel corso della notte di San Silvestro.
Per l’occasione, l’Amministrazione Comunale, con la collaborazione dell’Associazione “Quelli di Piazza San Pietro 2.0”, ospiterà lo show del FestivalBar italia, spettacolo di musica italiana dagli anni 60 ad oggi con la regia di Vanny Deejay, accompagnato dalla voce di Paolo Stefanelli, l’animazione delle Ragazze Italiane e gli spettacolari effetti scenografici.
“Sarà l’occasione per riscoprire e rivalutare il territorio – secondo gli organizzatori – le attività produttive eno-gastronomiche locali oltre che far conoscere appieno le risorse culturali e monumentali che possiede la città di Galatina, ma anche un importante momento di aggregazione sociale, della riscoperta del piacere di stare insieme, della sensibilizzazione ambientale e di risvegliare l’amore per la propria terra e le sue tradizioni”.
Quello dello del Bar Italia è un piacevole ritorno nella città di Galatina. Infatti, già nel 2017, la crew di Vanny Dj ha avuto il privilegio di aprire quel nuovo anno, riempiendo la Piazza e facendo ballare migliaia di cittadini galatinesi e non solo, essendo uno spettacolo che richiama l’attenzione dell’intero bacino salentino. L’appuntamento è per le ore 20 in Piazza San Pietro.
NO AI BOTTI – Intanto, come nelle altre città della Provincia, anche Galatina dice no ai botti.
Con l’ordinanza emessa, il Sindaco Marcello Amante vieta “l’accensione e lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici” nelle piazze, giardini e parchi pubblici, nelle vicinanze di scuole e edifici pubblici, nelle vicinanze di luoghi sensibili come ospedali, cliniche, case di cura, comunità e Chiese.
Questo è un forte messaggio che il primo cittadino, insieme all’Amministrazione tutta, intende dare, al fine di rafforzare un maggiore senso civico all’interno della comunità, permettendo così di poter accogliere l’arrivo del nuovo anno, e di un nuovo decennio, in armonia all’interno della città.