Liverani contro de Zerbi. Due allenatori a confronto con due identità di gioco ben definite. Lecce – Sassuolo sarà soprattutto lo scontro tra i due tecnici, una partita tra due squadre che penseranno soprattutto ad attaccare e a prendere il possesso del centrocampo.
Il tecnico giallorosso ha recuperato Majer (ancora a mezzo servizio) e Benzar, ma dovrà fare a meno dello squalificato Tachtsidis, la cui espulsione mercoledì contro la Samp ha pregiudicato la vittoria. «La sfortunata gara di Genova – esordisce il tecnico nella consueta conferenza stampa a ventiquattrore dal match contro gli emiliani – c’ha lasciato diverse note positive. Ho più scelte perché alcuni di quei giocatori, che erano partiti in ritardo come preparazione, adesso possono essere d’aiuto alla squadra. Lapadula, Shakhov, ma anche Dell’Orco sono giocatori che potranno darci una grossa mano nelle prossime gare. Decidere chi scendere in campo dal primo minuto non sarà facile perché giochiamo la terza gara in una settimana e abbiamo di fronte una squadra molto brava in velocità e che sa occupare bene gli spazi. Dovremo sacrificarci in fase di non possesso ed essere molto compatti per evitare che loro giochino tra le linee. Se giocheranno con il 4-3-3? In verità nelle ultime partite il Sassuolo ha giocato con il 4-2-3-1 con Djuricic dietro la prima punta.»
Il Lecce di Liverani in passato ha sempre sofferto la terza gara in sette giorni e per questo il tecnico vuole ponderare bene le scelte. Quello che ha lasciato intendere il mister durante la conferenza stampa è che Mancosu potrebbe arretrare sulla linea dei centrocampisti in modo da confermare Shakhov dietro le due punte. «Sono due giocatori con caratteristiche differenti nel giocare da trequartisti. Mancosu è bravo a muoversi negli spazi e ha fisicità per proporsi in zona tiro, mentre Shakhov è più bravo nello stretto e ha una migliore visione di gioco. Sicuramente chi non giocherà dal primo minuto è Imbula mentre Majer ha ancora dolore ed è in dubbio.»
Il reparto dove Liverani avrà più abbondanza è sicuramente quello offensivo dove La Mantia scalpita in panchina. «Andrea ha avuto meno chance di altri in queste ultime gare, ma non è detto che parta dal primo minuto. Lapadula con la Sampdoria ha dato tutto e, in panchina quando l’ho sostituito, gli ho detto che dovrà essere sempre così.»
In conclusione il tecnico parla della possibilità di adottare altri moduli in questa fase della stagione. Contro una squadra come il Sassuolo è allettante la possibilità di cambiare schema e giocare col 4-2-3-1, ma in questa fase, nella quale pretendo che si assimili bene lo spartito basilare che ha la mia squadra, non posso permettermi di modificare l’assetto tattico. Magari dopo la pausa invernale si potrà vedere un Lecce camaleontico con moduli differenti in base alle gare da affrontare.»