LECCE – “Caro Salvemini proroga le concessioni demaniali”. L’invito-appello è lanciato dai consiglieri comunali di centrodestra Luciano Battista, Saverio Congedo, Roberto Giordano Anguilla, Gianmaria Greco, Andrea Guido, Rino Martini, Giorgio Pala, Andrea Pasquino, Oronzino Tramacere. “Sulla valorizzazione e sullo sviluppo delle marine, sulla pianificazione costiera, sui
modelli di fruizione del turismo balneare, si possono avere visioni e idee diverse, così come è assolutamente legittimo, anzi doveroso, che il sindaco Salvemini e la sua maggioranza tengano fede al programma e agli impegni assunti in campagna elettorale. Quello che troviamo discutibile – affermano in una nota – è disattendere leggi nazionali e regionali che possono essere non condivise e criticate, ma che certamente non possono essere ignorate in quanto non attengono alla discrezionalità o all’arbitrio di sindaci o giunte comunali”.
“Ciò che viene definito “diktat” – sottolineano i consiglieri di opposizione di Palazzo Carafa – è in realtà la richiesta di rispetto della legge che la Regione, ente sovraordinato titolare delle competenze in materia di demanio marittimo, rivolge alle amministrazioni comunali, enti delegati alla gestione”.
Luciano Battista, Saverio Congedo, Roberto Giordano Anguilla, Gianmaria Greco, Andrea Guido, Rino Martini, Giorgio Pala, Andrea Pasquino e Oronzino Tramacere ricordano che “la Legge di Bilancio 30/12/18 n. 145 prevede la proroga delle concessioni demaniali per 15 anni, senza lasciare margini di discrezionalità alla Regione Puglia e, per essa, ai Comuni Costieri che ne esercitano il potere in delega. Pertanto, il Comune di Lecce e, in particolare, i dirigenti preposti, sono obbligati, nella permanenza dei requisiti in capo al singolo concessionario, all’immediato rispetto della Legge prorogando i titoli in essere. La mancata o ritardata applicazione di una Legge dello Stato ne rappresenterà una consapevole violazione e, quindi, una condotta potrebbe essere rilevante anche sotto il profilo legale. Per questo riteniamo che l’amministrazione comunale di Lecce, peraltro in assenza di un piano coste, non possa che procedere ad una proroga automatica di 15 anni su semplice richiesta del concessionario”.