“Caro Sindaco, pare alquanto strano sollevare un polverone mediatico per il saluto di Salvini e ignorare l’offesa a Lecce del Premier Conte, senza contare il silenzio su quanto sta emergendo dall’inchiesta sulla sanità pubblica a Foggia.
Il nostro Sindaco si chiede se il Ci vediamo a Lecce di Salvini, dopo la vittoria in Umbria, sia una promessa o una minaccia mentre ignora completamente l’offesa che il Premier Conte rivolge alla nostra città, derubricandola come l’ultima in Italia, al solo scopo di sminuire la già prevista, sonora sconfitta del centro sinistra in Umbria.
Dal Primo cittadino mi aspetterei indignazione e amarezza tanto per la frase di Conte, quanto per lo scandalo nella sanità pugliese, più che lo stupore espresso per il saluto rivolto dal leader della Lega alla nostra città, facendo sicuramente riferimento all’altrettanto atteso risultato delle prossime regionali in Puglia. A Salvemini inoltre voglio ricordare che, se lui oggi è Sindaco, lo deve soprattutto alle alleanze trasversali con quegli uomini che, fino a poco tempo fa, militavano ed erano classe dirigente del centrodestra leccese.
In questo senso, invito Salvemini anche ad una rilettura del voto della scorsa primavera, quando alle europee la Lega, a Lecce, ha fatto incetta di voti. Lo stesso Emiliano, ironizzando in una recente intervista, ha sottolineato che la sinistra regionale governa anche con i voti di parte del centro destra, ponendo involontariamente l’accento sull’anomalia di quelle formazioni di governo che stanno insieme per convenienza. Un costume a cui la Lega ha rinunciato, sacrificando importanti ministeri, ma dando prova di correttezza e coerenza.
Al contrario, Salvemini, per sedere su quella poltrona, è sceso a patti con parte di quella classe politica che ha contrastato per tanti anni nelle vesti di capo dell’opposizione, un matrimonio avvenuto col benestare del presidente Emiliano. Ed è forse proprio per questo che oggi Salvemini tace sugli ultimi fatti di cronaca, anche giudiziaria, che coinvolgono la sanità pugliese”.
Ecco, caro Sindaco, è con questo spirito, che si fonda tanto sulla lealtà quanto sulla valorizzazione dei territori, che Salvini ha strizzato l’occhio al Salento, lasciando intendere quanta fiducia ripone in questa terra, che dalla tua parte viene invece beffeggiata”.