Un Lecce tutta grinta strappa il primo punto al Via del Mare bloccando la Juventus con un 1 a 1 in rimonta. I giallorossi hanno dimostrato di saper lottare contro la squadra che ha vinto gli ultimi 8 tornei italiani e hanno dato un segnale importante alle squadre che con cui lotteranno per la salvezza.
Liverani, squalificato, schiera Babacar e Farias davanti e Petriccione a centrocampo rispetto agli undici che avevano iniziato il match contro il Milan. Il primo tempo è di sofferenza per i giallorossi che soffrono i fraseggi veloci della squadra di Sarri che passano anche in vantaggio al 13′ con Higuain su tiro cross di Alex Sandro, ma il Var viene in aiuto dell’arbitro Valeri, segnalando il fuorigioco della punta argentina. Higuain e Dybala mettono in seria difficoltà i centrali giallorossi e in una occasione è Gabriel a doversi superare per deviare in corner una conclusione a colpo sicuro del fantasista juventino. Il Lecce comunque non sta a guardare e si fa vedere dalle parti di Szczesny in più di una occasione, impegnandolo particolarmente con un tiro di Majer.
All’intervallo il punteggio è ancora di parità, ma la gara si sblocca subito ad inizio ripresa. Dopo che nel primo tempo la Juventus si era lamentata in almeno un paio di occasioni, alla prima vera occasione del seconda frazione, Valeri assegna un calcio di rigore con l’aiuto del Var (inizialmente il direttore di gara aveva assegnato una punizione dal limite) ai bianconeri per un fallo dubbio di Petriccione. Dal dischetto Dybala è glaciale e batte Gabriel, che aveva però intuito la direzione del tiro angolatissimo.
Il Lecce passato in svantaggio, mette fuori l’orgoglio e riesce subito a rimettere in equilibrio il match. Azione arrembante sulla sinistra e Mancosu impegna Szczesny in angolo. Dall’azione successiva De Ligt tocca con il braccio un cross dalla trequarti inducendo l’arbitro a decretare un nuovo penalty. Dal dischetto va deciso Mancosu, togliendo il pallone anche a Babacar, e realizza per l’1 a 1 che sarà il punteggio finale spiazzando il portiere polacco.
Subito il pareggio, Sarri fa entrare Cuadrado e la Juve è più pericolosa sulla fascia di destra, ma il Lecce mette fuori le unghie e regge l’urto anche se in più di un’occasione i bianconeri, oggi in una maglia che sembrava quella del Bari, vanno vicini al gol che gli avrebbe consentito di ottenere i tre punti in palio. L’occasione più clamorosa capita sui piedi di Bernardeschi che aggira Gabriel, ma conclude sul palo esterno.
Negli ultimi 10 minuti il Lecce è costretto a giocare con Mancosu acciaccato e impossibilitato ad essere sostituito perché Coppola, il vice di Liverani, aveva già effettuato tutti e tre i cambi a disposizione. Dopo quasi 8 minuti di recupero, il fischio finale di Valeri decreta la fine del match e dà l’avvio ai festeggiamenti dei giallorossi per l’impresa compiuta. Il punto preso contro la Juventus equivale ad una vittoria perché in pochi avrebbero pronosticato alla vigilia la divisione della posta in palio visto che i giallorossi sino ad un anno e mezzo fa giocavano ancora in C.
Adesso il Lecce deve mettere da parte la gioia e pensare subito alla prossima sfida che sarà infrasettimanale a Genova contro la Sampdoria, una che si è trovata ad essere una diretta concorrente per la permanenza in A. In Liguria bisognerà confermare i progressi emersi nelle ultime due sfide contro Milan e Juve e sperare che la fatica accumulata oggi non pesi troppo nelle gambe di quei giocatori che a fine match sembravano stremati per la grande impresa conseguita.
Photogallery a cura di Andrea Stella