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“9 seconds”, per superare la dipendenza dal telefonino

 

BARI – Si chiama “9 seconds” ed è il vincitore per la categoria ICT di “Start Cup Puglia”, la competizione tra progetti di impresa innovativa organizzata da Arti Puglia, in collaborazione con Regione Puglia e Premio Nazionale per l’Innovazione, la cui finale si è svolta lo scorso 21 ottobre al Cineporto di Bari.

Sviluppato nel “Contamination Lab” dell’Università del Salento, è un progetto basato su uno studio condotto da Microsoft in Canada sull’uso eccessivo di smartphone, secondo il quale la nostra soglia di attenzione si è abbassata a 8 secondi, contro i 9 di un pesce rosso. Da questo dato, durante l’estate 2018, è nata l’idea di “9 seconds”, come spiegato dai ragazzi del team vincitore.
Nel laboratorio per creare e innovare coordinato dalla professoressa Giusy Secundo e dal delegato del Rettore alla Ricerca Giuseppe Maruccio, è stata creata l’app che punta a superare la dipendenza da smartphone, premiando gli utenti per il tempo passato offline.
L’utilizzo è molto semplice: due o più giocatori competono nella “sfida” di non utilizzare il proprio dispositivo il più a lungo possibile. Lo smartphone dovrà essere messo in pausa nei momenti in cui è necessaria una concentrazione maggiore come lo studio, durante la guida, il lavoro o nei momenti in cui è preferibile dare spazio alla socializzazione. Tra i sostenitori del progetto anche diverse imprese nel settore della ristorazione, che metteranno a disposizione premi e sconti per gli utenti “vincitori” delle sfide tramite app.
I creatori dell’applicazione sono tutti ragazzi salentini: Luca Podo (laureato in Ingegneria dell’Informazione a UniSalento, studente di Informatica all’Università “La Sapienza” di Roma), Alessandro Colonna (laureato in Scienze della comunicazione a UniSalento, studente di Marketing all’Università “La Sapienza” di Roma), Benito Taccardi (laureato in Ingegneria dell’Informazione e studente del corso magistrale in Computer Engineering a UniSalento), Davide Margarito (studente di Graphic Design al Politecnico di Torino), Gabriele Centonze (studente del Liceo scientifico “Banzi Bazoli” di Lecce), Cosimo Quarta (studente di Ingegneria dell’Informazione a UniSalento) e Andrea De Giovanni (studente di Giurisprudenza a UniSalento).
Il gruppo è stato seguito durante tutto il percorso, dall’elaborazione del progetto fino alla campagna di crowfunding chiusa con successo sulla piattaforma Eppela, dai mentor Valentina Ndou, professoressa aggregata del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione UniSalento e Pasquale Stefanizzi, PhD in Banking and Finance e consulente finanziario d’impresa.
Luca Podo, Ceo di “9 seconds” ha spiegato che la decisione di lanciare la app in Puglia e a Lecce nello specifico, è scaturita dal profondo amore per il proprio territorio “pieno di persone fantastiche e che offre tante opportunità”. Una vittoria inaspettata ma molto significativa, frutto dell’impegno costante di un gruppo straordinario, che ha lavorato alacremente alla realizzazione del progetto. Podo ha voluto ringraziare i mentor che si sono rivelati determinati nella crescita del gruppo, ma anche tutte le imprese che hanno posto fiducia, in particolare il loro main sponsor, l’azienda “Road 66”.
La startup arrivata in finale con altri 12 progetti in concorso, ha ricevuto un premio di 7 mila euro da Arti Puglia, ma anche l’accesso al Premio Nazionale per l’Innovazione di Catania per i prossimi 28 e 29 novembre 2019 e due premi speciali. Intesa Sanpaolo ha fornito un abbonamento alla piattaforma di formazione “skills4capital” e “Heroes” un premio valido per la partecipazione al prossimo evento internazionale di startup “Heroes, meet in Maratea del 2020”.
Al termine della fase di sviluppo verrà effettuato il test pubblico, terminato il quale “9 seconds” sarà ufficialmente pronta.