Formazione ed identità: è questa la ricetta vincente per far decollare l’enoturismo, la legge che regolamenta i prodotti agricoli in cantina e dà uno slancio maggiore ai prodotti vinicoli locali.
Con l’intento di divulgare una conoscenza sempre più centellinata, durante la giornata di sabato 5 ottobre, si è svolto, all’interno del castello di Gallipoli, il workshop dal titolo ““Enoturismo, un’opportunità per il territorio”, organizzato da Noesis Group, gruppo leader nel settore internazionale della comunicazione
La supervisione dei lavori è stata affidata al Senatore Dario Stefàno, uno dei primi firmatari della proposta trasformatasi ufficialmente in atto legislativo nel marzo 2019.
Erano tanti i presenti in sala: dai produttori venuti dall’intera Puglia, ai sommelier, fino agli ospiti di spessore, come Donatella Cinelli Colombini, presidente nazionale de Le Donne del Vino e fondatrice nel 1993 del Movimento Turismo del Vino. “Il turismo italiano – ha spiegato Cinelli Colombini – è uno dei turismi più amati e il vino è la calamita turistica più forte d’Italia”. Un settore, sempre più per le donne, che deve saper unire lo sport, la natura, le escursioni, lo yoga, la didattica, i wine weddings che “stanno diventando una moda mondiale”.
Colombini ha parlato di formazione per costruire figure specializzate, cosi come Stefàno, che ha illustrato il percorso della legge approvata dall’ex Ministro alle politiche agricole Centinaio. Lo stesso Senatore PD ammette però che per puntare in alto, questo settore ha bisogno di investimenti attraverso il web, oltre ad una qualifica degli addetti. Dall’idea di istituire un Osservatorio nazionale sull’enoturismo, perché “i dati servono alla programmazione strategica”, Stefàno parla chiaramente dell’identità, quella pugliese da conservare: “La nostra cantina è competitiva se rimane pugliese. I luoghi di produzione debbono conservare l’identità, che sappiano raccontare meglio e più di altri e che ci rende meno imitabili”.
La Puglia quindi deve guardare oltre gli ormai limitati orizzonti marittimi, ed al tempo stesso deve saper scoprire le proprie risorse all’interno del proprio territorio, come confermato dal Presidente della Provincia di Lecce e Sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, che ha aperto i lavori del workshop: “Le radici che ci rilanciano verso il futuro e raccontano la grandezza di un territorio che sta scrivendo pagine importanti del turismo internazionale. Gallipoli – ha evidenziato Minerva – è regina del turismo ma il mare non basta più, bisogna far innamorare del nostro territorio e dei nostri prodotti”.
Dal workshop gallipolino, il territorio salentino e pugliese si dà una nuova missione. Dalle spiagge, gli operatori turistici si concentrano sul rilancio delle cantine locali, spinte ad una sempre più convincente promozione dei propri prodotti vinicoli, grazie ad una formazione che sappia apportare una specializzazione in grado di essere all’altezza dei competitor stranieri e mantenere cosi quell’identità volta a garantire il proprio marchio in Italia e all’estero.