NARDO’ – Dedicheremo un’opera a Renata Fonte”: Il sindaco Pippi Mellone ha approfittato della presenza a Nardò del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano per annunciare che il prossimo murales sarà dedicato a Renata Fonte, con il benestare delle sue due figlie, Viviana e Sabrina Matrangola. Il capo della Giunta regionale è arrivato in città questo pomeriggio, accettando l’invito del primo cittadino, per inaugurare simbolicamente le opere di street art realizzate negli ultimi mesi. Ad accoglierlo, oltre al sindaco Mellone, diversi assessori e consiglieri comunali, oltre che tanti comuni cittadini, che lo hanno accompagnato in una sorta di “visita guidata” sui luoghi finiti nel “mirino” di writers e creativi. La Regione Puglia, del resto, sta dimostrando molta attenzione alla street art, con un finanziamento di 450 mila euro in tre anni destinato alle amministrazioni comunali e finalizzato a riqualificare luoghi e beni pubblici, con particolare attenzione alle aree degradate o periferiche.
“La Regione – ha detto Michele Emiliano – sta recuperando questi quartieri periferici che pulsano di vita, ma che hanno ritardi e problemi. Con l’aiuto dei Comuni, come accade a Nardò, daremo nuova vita alle periferie pugliesi ed è un percorso che passa anche dalla street art, dai murales, da un tocco di colore in zone che non ne hanno. Complimenti a Nardò e al sindaco Mellone, è apprezzabilissima la sua volontà di dedicare un’opera a Renata Fonte, il cui esempio è sempre fonte di ispirazione per tutti noi”.
“Con l’approvazione entusiasta di Viviana e Sabrina – ha aggiunto il sindaco Pippi Mellone – faremo un murales anche per Renata, in un luogo e con un artista che decideremo. Come dimostrano questi murales in un’area dimenticata per decenni, la street art fa più bella la città. Grazie a Viviana e Sabrina, grazie al presidente Emiliano per la consueta attenzione, grazie all’assessore Ettore Tollemeto e al consigliere Gianluca Fedele che sono gli artefici di questo percorso di bellezza, grazie agli artisti”.
Il Comune di Nardò, com’è noto, ha approvato un apposito regolamento sul tema, destinando diversi spazi della città alla creatività di graffitari, writers e street artist e, in generale, di tutti coloro che rendono disegni, murales e scritte sui muri vere e proprie espressioni artistiche. Il regolamento disciplina proprio le attività riguardanti il graffitismo e la street art in genere, la realizzazione di disegni, murales, scritte effettuati con qualunque tecnica grafica (pittura, spray, sticker, poster, ecc.) su spazi di proprietà del Comune di Nardò o messi a disposizione da soggetti privati o altri soggetti pubblici. L’obiettivo è quello di riconoscere un fenomeno molto diffuso, soprattutto tra i giovani, “legalizzare” (nei modi e nelle misure previste) e incentivare quella che è una moderna espressione creativa e culturale e, infine, contrastare azioni e gesti di tipo vandalico. Naturalmente contribuendo a migliorare lo stato delle periferie e degli spazi urbani.
Il murales di via Marinai d’Italia sul prospetto laterale di un fabbricato condominiale di proprietà di Arca Sud è stato realizzato da Tommaso Chiffi e rappresenta la complessa idea di rinascita, ispirata ai valori della terra, dell’ambiente e della sensibilità nei confronti dell’ecosistema. Si scorge un contesto in cui alcuni parallelepipedi di cemento, simboleggianti il cupo capitalismo e il potere economico, crollano e lasciano spazio a moderni Adamo ed Eva, che aprono il varco a loro volta a un mondo dove la natura finalmente ha lo spazio che merita. Un messaggio di sensibilizzazione rivolto a tutti, che responsabilizza nei riguardi degli imperativi di questa fase della nostra epoca in cui il mondo corre grossi rischi per gli attacchi all’ambiente e per gli effetti dei cambiamenti climatici.
Il murales di piazza 1° maggio (area mercatale) è stato realizzato dalla creativa e calligrafa Marta Lagna e riprende una poesia del poeta e “paesologo” Franco Armimio, tratta dal libro “Terracarne” (“Arrotolate le strade, le macchine, le case. Chiudete in un sacco tutta questa architettura, rimettiamo al loro posto gli alberi, gli animali, la poesia”).
Il murales di via Bellini è stato proposto dall’associazione “Mai Più Randagio” e realizzato dall’artista leveranese Stefano Bergamo “Best” su uno dei muri esterni della scuola “Aristide Gabelli” di via Bellini. L’opera rappresenta una bambina di spalle che cammina in compagnia di due amici a quattro zampe, cioè un cane e un gatto. Una scelta ispirata dal bisogno di rivolgere un messaggio di amore ai giovanissimi che frequentano la scuola tutto l’anno e anche ai loro genitori. Il muro che ospita il murales, uno spazio sino a ieri grigio e dimenticato, è stato così riqualificato e conferisce nuovo decoro all’intero immobile.
Infine, il murales di via XX Settembre è stato realizzato sui muri della scuola “Dag Hammarskjöld” da Andare Oltre in collaborazione con lo studio Urban982 Creative Art Studio di Cristian Calignano. Con la tecnica dello stencil è stata riprodotta una scena cult della storia del cinema e del film “Il Monello” con Charlie Chaplin.