La Puglia e il gaming online: i dati
Il primo semestre del 2019 non ha fatto altro che confermare come i dati fatti registrare dal gioco online durante lo scorso anno non erano solamente un fuoco di paglia, quanto piuttosto un vero e proprio trend che non accenna a calare. Anzi, è in costante aumento anche nei primi sei mesi del nuovo anno e le prospettive per il 2020 sono le stesse.
Puglia e gaming online: ecco quali sono le modalità di gioco più richieste
Nel 2018 il comparto dei casinò online ha fatto la differenza in confronto a quello tradizionale: i punti di forza e i fattori che hanno trascinato questo trend sono legati all’innovazione e alla tecnologia. Un’evoluzione che ha portato a rendere i giochi nettamente più rapidi, ma anche la fruibilità è aumentata notevolmente rispetto al passato. Ormai gli utenti vanno alla ricerca delle piattaforme di gioco online anche senza avere particolari pretese, ma solo per trovare un minimo di svago e una sorta di passatempo nei momenti di “calma” delle proprie giornate. D’altro canto, è pur sempre vero che l’epoca delle poker room sembra ormai essere giunta vicina alla sua fine naturale, dal momento che la nuova generazione di utenti va sempre più alla ricerca di giochi estremamente rapidi e anche essenziali.
Un aspetto importante da tenere in considerazione di questo trend è il sorpasso dei giocatori da mobile rispetto a chi punta e si diverte tramite il proprio pc, fisso o portatile che sia. Al giorno d’oggi, infatti, gli utenti preferiscono giocare online direttamente tramite il proprio smartphone, in modalità cloud, ma tramite browser: quindi, per il momento non scelgono frequentemente di scaricare un’app dedicata per puntare o scommettere.
I dati registrati in Puglia nel 2017
La Puglia è una delle regioni dove si punta e scommette di più in tutta Italia e la sua “capitale” da questo punto di vista risponde al nome di Casamassima. Secondo le ultime indagini, pare che la spesa pro capite media sia pari a 3700 euro per il 2017. Secondo la ricerca svolta da La Repubblica, è proprio Casamassima a guidare questa particolare classifica regionale dei Comuni più dispendiosi per quanto riguarda poker, slot machine, roulette e così via. Non solo, visto che Casamassima ha mantenuto il primato per il secondo anno di fila. I 3700 euro di spesa pro capite media si riferiscono esclusivamente ai giochi che vengono controllati da parte dell’Amministrazione dello Stato. In poche parole, la situazione a Casamassima si potrebbe descrivere come se ciascuno (più o meno) dei suoi residenti (intorno alle 20 mila persone) avesse speso oltre un quinto del proprio stipendio annuo in tale svago. In effetti, si fa fatica a non parlare di record, anche dando un’occhiata a quella che è la spesa media nel resto della Regione, che si aggira intorno ai 1500 euro. A Casamassima vanno alla grande le macchinette, sia le slot machine classiche che le nuove videoslot, per cui gli abitanti hanno lasciato per strada circa 2789 euro pro capite.
La passione per le slot machine, scommesse e gratta e vinci, in Puglia, è abbastanza risaputa e i numeri lo confermano perfettamente: la spesa per le puntate in questi giochi si aggira intorno ai 1120 euro a persona in media nel 2017. La Puglia è quattordicesima in tutta Italia in questa particolare classifica, subito a ruota del Trentino e precedendo il Piemonte. Tra i giochi preferiti per i giocatori locali, le slot machine ‘s continuano a dominare la scelta dei giochi da casinò anche grazie ai continui aggiornamenti e offrono varietà come l’innovativa slot machine gonzo’s quest con animazioni in 3D e una storia completamente interattiva. Proprio l’evoluzione tecnologica e la sempre maggiore facilità di giocata direttamente dal proprio device mobile rappresentano i due aspetti in grado di fare la differenza.
Le classifiche del gioco regionali e provinciali
Dando uno sguardo più approfondito al resto della graduatoria regionale, ci si accorge di un altro Comune di Bari che si può considerare da record, ovvero Sammichele. In questo paesino, le giocate pro capite sono aumentate fino a toccare i 2370 euro annui in media nel 2017. Subito dietro troviamo Lecce, in cui le giocate pro capite si sono spinte fino a 2268 euro annui: la città leccese è prima tra quelle capoluogo di provincia per quanto riguarda i soldi investiti nell’azzardo. Nella classifica nazionale delle città con un numero di abitanti compreso tra 50 e 200 mila, invece, si colloca al settimo posto.
Tra gli altri Comuni che hanno superato la media regionale, pari a 1120 euro, troviamo Putignano e Trani: in entrambi i casi si arriva a oltre 2200 euro spesi in media pro capite. Per quanto riguarda Bari, invece, i dati sono molto più in linea con la media regionale, dal momento che si parla di una spesa pro capite pari a 1472 euro, anche se comunque superiore di circa 352 euro. Dopo Casamassima, Sammichele e Putignano, però, nel barese non si incontrano altri Comuni che supera giocate di 2000 euro. La spesa pro capite di Monopoli arriva fino a 1642 euro, mentre quella di Turi supera di poco i 1000 euro (1054). Infine, agli ultimi posti della graduatoria troviamo Ruvo di Puglia e Conversano, che si attestano rispettivamente su una spesa pro capite pari a 990 e 982 euro.
Tra i capoluoghi pugliesi, per quanto riguarda le puntate pro capite nel 2017, a guidare c’è sempre la provincia di Barletta Andria Trani. Ciascun residente ha speso qualcosa come 1312 euro di media pro capite, lasciando per strada qualcosa come oltre 500 milioni di euro complessivi, mentre l’area metropolitana di Bari è seconda, con 1206 euro di spesa pro capite. Oltre un miliardo e mezzo, tenendo conto di tutti i vari Comune che ne fanno parte. Nel mezzo della classifica troviamo la provincia di Taranto, che si trova al terzo posto su base regionale e a metà delle 107 province dislocate su tutto il territorio italiano. Per i residenti a Taranto è stata registrata una spesa pro capite pari a 1197 euro, toccando quasi i 700 milioni di euro totali. A seguire troviamo le province di Brindisi, Lecce e Foggia (quest’ultima con soli 766 euro di spesa pro capite annua).