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Al Verdi le «Magiche trasformazioni del mondo»

BRINDISI – Si chiama le «Magiche trasformazioni del mondo» lo spot della stagione 2019-20 del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi presentato oggi nel foyer del teatro. “Svelato” anche  il laboratorio di formazione teatrale «Officina Verdi», un percorso articolato per fasce di età, in programma da novembre a maggio prossimi. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, il presidente della Fondazione, Katiuscia Di Rocco, il direttore artistico del Nuovo Teatro Verdi, Carmelo Grassi, oltre ai protagonisti dello spot e del laboratorio teatrale.

«La Fondazione è al centro della vita culturale della città – ha esordito il sindaco Riccardo Rossie lo spot, più che porre l’attenzione sugli spettacoli della stagione, si sofferma sul rapporto tra la città e il teatro, tra la bellezza del paesaggio e il valore della scena. Oggi il teatro amplia le sue attività nell’idea che la scena sia centro, stimolo e collante per la comunità e per questo si è pensato di attivare un laboratorio che potesse coltivare i talenti e incentivare i processi di relazione. Il Verdi è sempre più per tutti e ci piace l’idea che la passione per il teatro diventi un contagio anche per chi sogna un ruolo non solo da spettatore».

«Lo spot di quest’anno – ha aggiunto Carmelo Grassiun altro straordinario lavoro del regista Mimmo Greco, corre sullo slogan che definisce le emozioni “magiche trasformazioni del mondo”. Lo spot è il viaggio di un curioso esploratore che osserva la città come uno spettatore fa con uno spettacolo teatrale. Lui scopre la bellezza dei luoghi e se ne lascia colpire, la meraviglia e lo stupore lo cambiano al punto da fargli apparire il mondo diverso, magicamente trasformato. Un po’ quello che fa il teatro, la scena, con lo spettatore. Lo spot verte su questo parallelo. Poi c’è il laboratorio che si avvarrà del contributo di due personalità della scena come Sara Bevilacqua e Fabrizio Saccomanno. È il momento di dare campo anche a coloro che vogliano vivere il teatro da una prospettiva diversa. Sottolineo il gran lavoro e la cura di chi sta dietro le quinte nella struttura e che mi sento di ringraziare. Come anche il main sponsor Enel, il partner Eni e i sostenitori Intesa San Paolo, Confindustria Brindisi, Habitat e Ance Brindisi».

Oltre allo spot e al laboratorio teatrale, Katiuscia Di Rocco ha annunciato un’altra importante novità per le attività del Teatro: «Stiamo predisponendo nel foyer– ha detto – una piccola biblioteca del teatro con testi di storia, sociologia e drammaturgia: l’idea è di comporre una memoria che possa essere tramandata ai ragazzi, che spesso non hanno avuto l’opportunità di conoscere il grande teatro del passato. Dunque, questa biblioteca potrebbe costituire lo spazio per raccogliere testi antichi e nuovi, filmati, libri, locandine, tutto quanto fa “memoria” del teatro».

«Il laboratorio– hanno concluso i curatori Sara Bevilacqua e Fabrizio Saccomannosarà il luogo nel quale ognuno potrà esprimere i propri lati creativi grazie all’uso del linguaggio teatrale. I gruppi lavoreranno alla creazione di uno spettacolo ma sarà importante incentivare la relazione, la disponibilità all’ascolto, l’espressione senza paure, la fiducia nel gruppo. Corpo, voce, gesto: queste tre parole popoleranno il luogo del laboratorio, permettendo a ognuno di raccontare la propria storia».

Lo spot

Un uomo col pigiama e una valigia. Col pigiama perché è appena uscito dal sogno, ma non vuole smettere di sognare, seppure ad occhi aperti. Con la valigia perché sbarca su un mondo nel quale è destinato a rimanere, chissà per quanto tempo, come quei viaggi verso mete dalle quali non sai cosa aspettarti. Lui arriva a bordo di una barca, per lui remano tanti uomini e un timoniere traccia la rotta. È il porto di Brindisi. L’uomo, come un alieno appena approdato sopra un suolo sconosciuto, si guarda attorno e si lascia colpire dalla bellezza della città, dai suoi simboli, dalle sue anse d’accoglienza: per lui tutto è straniamento, non ha una direzione e allora segue le traiettorie della storia. Cammina, percorre il lungomare e risale la Scalinata Virgilio e ancora via Colonne. Tutto è nuovo e bello, è una dimensione fatta di sensi e di pietre, il lastricato non è solo una via ma un tracciato verso una prospettiva diversa. La storia e la bellezza di Brindisi lo trafiggono e allora lui cambia, cambia al punto da indossare occhi diversi e rivedere la città, i monumenti di piazza Duomo come stemperati su una tela impressionista. Perché la bellezza, se la sai cogliere con le emozioni che essa genera, ti consegna colori nuovi, sfumature diverse, il piacere di non smettere di guardare e di osservare. Un po’ come fa il teatro, che ridipinge la realtà dentro una scena e chi la osserva sposta in maniera incessante la propria prospettiva e le proprie certezze. L’uomo, sempre più nudo, diventa allora una maschera, incontra un fantasista e monta sui trampoli. Ai suoi occhi la realtà sta cambiando, ma sta cambiando anche lui. Ogni svolta sulla sua strada è un magico cambio scena, la città è capace di raccontare una storia sempre nuova, ovunque si posino gli occhi, e l’uomo la ascolta e se ne lascia incantare. La bellezza non ha bisogno di occhi distratti ma di anime lente, di riflessioni, di presenze, di ascolto delle voci che la storia ci restituisce attraverso mille testimonianze. L’uomo s’imbuca nell’arco a ogiva e davanti a lui si staglia il Teatro, il gigante d’acciaio svettante sulle pietre dell’antichità romana. La bellezza raggiunge il limite, le emozioni la amplificano e la sublimano, ora il traguardo è raggiunto: ma non è un traguardo fisico, è un traguardo meravigliosamente teatrale, quello che in un istante, agli occhi dello spettatore ignaro e curioso, compie un prodigio raro: magicamente ha trasformato il mondo.   

«Magiche trasformazioni del mondo» è lo spot della stagione 2019-20 del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Diretto da Mimmo Greco, con Dario Cadei e Tiziano Casole. Segretario di produzione Daniele Guarini.  Si ringrazia per la partecipazione l’associazione «Vogatori Remuri – Brindisi in Voga».