LECCE – Il conflitto orientale immortalato in tutta la sua tragicità dall’obiettivo di un pugliese. È “Immagini da un mondo ferito”, mostra inaugurata lo scorso 6 luglio nelle sale del Must, il Museo Storico di Lecce.
L’esposizione raccoglie le foto scattate da Angelo Calianno, fotoreporter di guerra nato a Cisternino (Brindisi), che racconta attraverso i suoi scatti una realtà cruda e forte, fatta di violenza, sguardi pieni di dolore, ma anche di tanta forza.
Un vero e proprio racconto fotografico realizzato interamente in bianco e nero, nato dall’esperienza di Calianno nel corno d’Africa e nel Medio Oriente, in quei paesi ancora martoriati dalla guerra, dove si incontrano facilmente vittime di attacchi terroristici dai corpi mutilati, abituati ormai a lottare ogni giorno contro la cattiveria folle e la bestialità umana.
“Inizialmente – afferma Calianno – ho cominciato a interessarmi di conflitti perché mi sono accorto che le verità che si raccontavano in Occidente non combaciavano perfettamente con quello che succedeva in questi luoghi.”
Calianno , che raccoglie i suoi reportages nel sito Senza Codice, è abilissimo nel ricercare le scene più significative di realtà colpite da lotte intestine, individuando elementi capaci di rappresentare al meglio i danni causati soprattutto dal terrorismo locale. Ed ecco un anziano che guarda dritto verso l’obiettivo, con lo sguardo fiero nonostante le sue gambe amputate, edifici quasi totalmente distrutti dalle bombe di cui si regge in piedi solo lo scheletro e donne e bambini che cercano in qualche modo di sopravvivere al loro dramma.
Il fotoreporter pugliese, dopo questa esperienza, è già pronto per partire per il Ciad, uno degli stati africani attualmente più pericolosi, continuando imperterrito a raccontare al mondo la triste quotidianità di questi territori.