TORRE DELL’ORSO – Una dozzina di intossicati, due ricoveri precauzionali e diverse altre persone con malori più lievi. Nausea e vomito, in alcuni casi anche diarrea, causati da un’intossicazione alimentare che, per caratteristiche epidemiologiche e per la celerità dei soccorsi, si sta risolvendo in breve tempo e senza grosse conseguenze. É il primo bilancio dell’intervento d’emergenza scattato ieri sera dopo le numerose chiamate giunte alla centrale operativa del 118, tutte provenienti da un villaggio turistico di Torre Dell’Orso (Marina di Melendugno), al quale – al termine dei controlli – è stato imposto lo stop all’attività di ristorazione. Sul posto – fa sapere il direttore del 118 dr. Maurizio Scardia – sono state inviate due ambulanze, che hanno fatto la spola con l’Ospedale di Galatina, e un’automedica per poter prestare le prime cure alle persone (tutte con codice verde o bianco) che hanno rifiutato il trasporto in ospedale. Stando a quanto riferito al 118 dal medico della struttura ricettiva, sarebbero stati visitati anche altri villeggianti con gli stessi sintomi da patologia gastroenterologica.
La rete dei soccorsi Asl ha funzionato egregiamente, grazie al coordinamento attivato tra il Servizio 118, il Sian – Servizio Igiene degli Alimenti Area Nord e il Pronto Soccorso dell’Ospedale Galatina, dove sono stati trasportati cinque pazienti. Sono stati necessari due ricoveri a scopo precauzionale, di cui un paziente già dimesso stamattina e un altro ancora sotto osservazione.
La Centrale Operativa del 118, visto il numero consistente di casi e la sintomatologia, ha innescato l’intervento del Gruppo Mta (Malattie a Trasmissione Alimentare) del Sian, un team multidisciplinare guidato dal dottor Roberto Licci che coinvolge anche veterinari e tecnici della prevenzione. Il compito del gruppo Mta è stato duplice: andare a caccia delle cause (nel caso specifico: carenze igienico-sanitarie e gestionali) e prendere i provvedimenti correttivi. I controlli ufficiali, infatti, hanno prodotto il provvedimento d’urgenza, a tutela della salute pubblica, di sospensione dell’attività di ristorazione e preparazione pasti nella struttura ricettiva. L’attività d’indagine sanitaria è proseguita anche stamattina. I dirigenti medici del Sian, con la supervisione del dottor Biagio Galante, stanno completando l’ascolto delle persone coinvolte, non solo quelle colpite da malessere ma anche quelle che non hanno accusato sintomi, così come previsto dal protocollo, in modo da individuare con precisione la tossina che ha scatenato la tossinfezione.