Trecento km è la distanza che divide Lecce da Benevento, le due città che per Fabio Lucioni vogliono dire calcio e vita. Nella prima ha giocato tanti anni, conseguendo una doppia promozione dalla C alla A, ed ha trovato l’amore, nella seconda sta compiendo, forse, l’impresa importante della sua carriera. Il calciatore, divenuto un autentico baluardo della difesa giallorossa, sarebbe disposto a percorrere tale distanza in bicicletta se sabato alle 17.00 il Lecce fosse promosso nella massima serie.
«Arrivare a Benevento in bici – dichiara Lucioni – sarebbe una passeggiata rispetto a quello che abbiamo dovuto percorrere come gruppo da luglio fino ad oggi. Quando è partito questo campionato, secondo me tra i più belli di sempre della B, sembrava un miraggio la serie A, mentre adesso è a portata di mano.»
Per Lucioni l’ingrediente principale di questa cavalcata è stato la coesione del gruppo. «Qualsiasi giocatore sia stato chiamato in causa quest’anno ha sempre dato il massimo e questo ci ha permesso di essere sempre competitivi. Adesso ci manca l’ultimo sforzo per arrivare in quel campionato che io ho potuto gustare soltanto un anno. e che è il massimo per chiunque. Sarebbe bello riconquistare sul campo quello che ho perso solo un anno fa.»
Il Lecce avrebbe potuto già mettere la parola fine alla corsa per la promozione diretta nella gara di mercoledì scorso persa contro il Padova. Lucioni giustifica così passo falso. «È stata una gara condizionata da una nostra precaria condizione fisica e mentale. Contro il Brescia, la domenica precedente, avevamo dato tutto quello che potevamo e, dopo la vittoria contro la prima forza del torneo, eravamo scarichi sotto tutti i punti di vista. In più abbiamo giocato a distanza di due giorni e mezzo mentre il Padova aveva riposato. Sicuramente la vittoria contro i lombardi ci ha permesso di avere quel margine per cui, pur perdendo a Padova, eravamo sicuri di poter giocare la promozione diretta davanti al nostro pubblico. Infatti, spero che sabato prossimo i nostri tifosi ci possano dare una grande mano per battere lo Spezia.»
Lucioni parla proprio della sfida contro i liguri. «È una gara che si prepara da sola e noi dobbiamo soltanto riuscire a mantenere la tranquillità necessaria per far valere le nostre doti fatte di gioco e determinazione.»
Infine il difensore, sollecitato sul caso Palermo, parla del deferimento della squadra rosanero. «Io guardo poco i giornali, quindi so poco riguardo ai problemi giudiziali del Palermo. È giusto che chi sbaglia paghi, ma a questo penseranno i giudici. Noi dobbiamo soltanto concentrarci sulla partita di sabato perché la promozione in A dipende unicamente da noi.»