Il martirio di Santa Lucia e Sant’Irene e il femminicidio
Il martirio di Santa Lucia e di Sant’Irene è paragonabile al giorno d’oggi alle violenze e alle vessazioni che subiscono quotidianamente le donne, atteggiamento persecutori e vigliacchi che spesso danno vita a quello che è stato ribattezzato femminicidio. Un fenomeno purtroppo in notevole crescita. L’argomento – di stretta attualità – è stato al centro di una conferenza organizzata venerdì 26 aprile dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Erchie (Briindisi), guidato da Chiara Saracino, al Palazzo Ducale della città brindisina. Il titolo era di per sé eloquente: “Santa Lucia e Santa Irene: due Donne moderne”.
All’iniziativa hanno preso il sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti, il Vescovo di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, colonnello Giuseppe De Magistris, ill Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, Antonio De Donno e ill prefetto di Brindisi Umberto Guidato. Ha moderato l’incontro il giornalista Antonio Greco.
E’ stata l’occasione, dunque, per porre l’accento su un tema di stretta attualità come la violenza sulla donne condita talvolta da ignoranza, demagogia, pressappochismo e futili e inutili luoghi comuni. L’obiettivo di fondo è stato quello di mettere a confronto il martirio subito dalle due Sante, Lucia ed Irene, rispettivamente protettrice e patrona della città di Erchie, con una società – quella odierna – che continua a dimenticare il ruolo fondamentale e le esigenze della donna calpestandone la dignità e i diritti.
“L’esempio che ci hanno lasciato Santa Lucia e Sant’Irene – ha sottolineato Vescovo di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello – è stato di fondamentale importanza perché ad ogni buon conto il loro martirio è stato voluto e non subito, come purtroppo spesso accade a tantissime donne, madri, mogli, figlie”. Numerosi sono gli strumenti a disposizione delle forze dell’ordine e degli investigatori per cercare di porre un freno agli stalker e ai killer. “Un sistema rodato – ha fatto sapere il Procuratore Antonio De Donno – che rischia di registrare qualche problema quando si apre qualche piccola falla, ma la professionalità degli uomini e delle donne formati per affrontare questo tipo di fenomeni è senza dubbio di prim’ordine”. Un aspetto confermato dal colonnello Giuseppe De Magistris, Comandante dei Carabinieri di Brindisi e con una lunga carriera alle spalle. “Occorre insistere sul piano culturale, educare ed uscire allo scoperto: anche gli atti di bullismo rappresentano aneliti di atteggiamenti mafiosi”. Il prefetto di Brindisi Umberto Guidato invece ha ricordato i progetti e i protocolli avviati messi in atto con altri Enti per garantire la sicurezza dei cittadini: “Fare rete è fondamentale per gestire fenomeni delicati e pericolosi come questi”.
Subito dopo la conferenza, in piazza Umberto I, si è svolto uno spettacolo di cabaret sugli stereotipi di genere dal titolo “Donne contro Donne” e un monologo semiserio “21’ Sull’anima e l’Animaccia”, a cura di Daniela Baldassarra. C’è stato spazio anche per la danza con “Il Viaggio delle Donne”, un balletto eseguito dalla ballerina Annamaria Capodiferro , liberamente tratto dal testo di Pinkola Estes “La Danza delle Grandi Madri”.
La manifestazioni rientrano nell’ambito dell’evento “Erchie in Giubilo”, in corso di svolgimento nella città brindisina fino al prossimo 4 maggio.