Ottimo successo del Lecce che pazienta un tempo per prendere le misure di un Carpi, arcigno e pericoloso in contropiede nella prima frazione, e poi lo sotterra con quattro reti nel giro di poco più di un quarto d’ora.
Come accaduto nella gara contro il Cosenza, il Lecce soffre nella prima frazione ed è Bleve (oggi in campo al posto dello squalificato Vigorito) che si deve superare su Arrighini dopo pochi minuti di gioco. Il portiere cresciuto nel vivaio è bravo a metterci il piede sulla conclusione dell’attaccante lanciato a rete sul filo del fuorigioco. La partita è difficile perché il terreno di gioco, appesantito dalla pioggia, non aiuta i giallorossi a far girare con velocità e accuratezza la sfera. Solo Falco con una conclusione intorno alla mezz’ora riesce a mettere i brividi alla difesa ospite. La sua conclusione rasoterra da fuori esce di pochissimo.
Alla fine del tempo, complice un mancato fischio del direttore di gara per fallo su Falco, il Carpi avrebbe ancora l’occasione per passare in vantaggio, ma Pasciuti non inquadra la porta su punizione.
Nella ripresa è tutto un altro Lecce e dopo 10’ è già avanti. Marino (subentrato a Calderoni costretto ad abbandonare i suoi compagni dopo 25’ per i soliti problemi all’adduttore) mette la palla al centro. Il cross viene respinto, ma il giocatore è bravo a riprendere subito la sfera e a passarla a Venuti che la scaraventa sotto la traversa. Il boato della Nord è liberatorio.
Passato in vantaggio il Lecce prende campo e diventa irresistibile grazie soprattutto a Filippo Falco autore di giocate strabilianti. Il fantasista giallorosso prima al 62’ sgancia un bolide che viene respinto da un difensore e permette a Mancosu con la ribattuta di trafiggere per la seconda volta Piscitelli. E dopo 2’ si fa scherno della difesa emiliana e segna un gol eccezionale con un colpo da giocoliere.
Intorno alla mezz’ora della ripresa c’è gloria anche per Tumminello, subentrato poco prima a Palombi. L’attaccante si fa respingere la conclusione, ma è bravo e freddo nel ribadire in rete la seconda opportunità.
Nei minuti finali le uniche note stonate della ripresa: Suagher segna in mischia il gol della bandiera per il Carpi e Lucioni si fa espellere per doppia ammonizione. Il faro della difesa giallorossa non ci sarà a Perugia e questo è l’unico vero dispiacere del pomeriggio per Fabio Liverani che può invece gioire per l’ennesima prova di carattere dei suoi. Adesso il Lecce ha agganciato il Brescia in vetta e ora la pressione passa tutta sulle spalle delle sue antagoniste.