“Un leccese su tre è a rischio povertà. 9.000 nostri concittadini hanno un reddito vicino allo zero. Sono gli ultimi dati Istat, che non ci devono lasciare indifferenti. Per questo io mi impegnerò a istituire un fondo di solidarietà comunale che si alimenterà con le donazioni di privati e semplici cittadini. Chi contribuirà a questo fondo avrà delle agevolazioni sulle tasse comunali, a cominciare dalla Tari. Lo stesso faremo con ristoranti ed esercizi commerciali che decideranno di donare a strutture di volontariato come la Caritas (che oggi offre 550 pasti giornalieri) i loro prodotti invenduti.
A livello regionale (con il Reddito di dignità) e nazionale (con il Reddito di cittadinanza) si è cercato di dare una risposta a questa emergenza ma, nonostante le buone intenzioni, una larga fascia delle persone bisognose sarà tagliata fuori dagli aiuti. Il comune di Lecce può e deve fare la sua parte”.