Non raccoglie le deiezioni del cane, beccato dalle telecamere
A spasso nelle stradine del centro storico con due cani, non raccoglie le deiezioni di uno dei due animali e si allontana noncurante di quanto prescrive il Regolamento di Polizia Urbana e delle più elementari norme di senso civico. È successo nei giorni scorsi e l’episodio non è sfuggito all’occhio elettronico di un impianto di videosorveglianza, che ha immortalato la sequenza e consentito poi alla Polizia Locale e alle Guardie Zoofile Agriambiente di sanzionare l’incivile. È stata elevata una sanzione complessiva di circa 100 euro, a seguito sia della mancata raccolta delle deiezioni canine sia del mancato utilizzo del guinzaglio per uno dei due animali. Si tratta di un fenomeno che non accenna a diminuire nonostante in città vi siano decine di contenitori per la raccolta delle deiezioni canine, che sono utilissimi e che dovrebbero servire anche da “promemoria” per le buone prassi.
In ogni caso, il controllo del territorio da parte della Polizia Locale e delle Guardie Zoofile dell’associazione Agriambiente (che ha stipulato con l’amministrazione comunale un accordo di collaborazione) è costante ed è mirato a rilevare tutte quelle violazioni previste da norme di legge nazionale e regionale e da regolamenti comunali. Controllo che si avvale anche del prezioso ausilio delle telecamere dei sistemi pubblici e privati e delle fototrappole disseminate nei punti strategici (dove, ad esempio, avvengono più di frequente gli abbandoni dei rifiuti).
“A volte – spiega il consigliere delegato al Randagismo Gianluca Fedele – basta davvero poco per essere non dico dei cittadini modello, ma almeno capaci di osservare le regole più elementari. Per rispetto della città, degli altri cittadini, di noi stessi. Purtroppo, qualcuno è superficiale e non ha la consapevolezza di quanto sia bello e importante prendersi cura della nostra città. Per questo l’attenzione al fenomeno è molto alta da parte nostra e l’ausilio delle telecamere serve, da un lato, a ridurre tendenzialmente al minimo il numero di questa particolare categoria di incivili, dall’altro, a costituire un deterrente per gli aspiranti a questa categoria”.