Carlo Salvemini e la Sinistra leccese, un dialogo (quasi) impossibile
La speranza è appesa ad un lumicino. Carlo Salvemini rischia di ritrovarsi senza la sinistra nella coalizione – non a caso ribattezzata dal candidato sindaco ”moderata, civica e progressista” – che lo sosterrà alle prossime amministrative di Palazzo Carafa. L’accordo con il listone del quale dovrebbero (o meglio, vorrebbero) far parte Articolo Uno-Md, Sinistra Italiana e Lecce bene comune, rischia di saltare definitivamente per via della pregiudiziale politica posta dallo stesso Salvemini nei confronti di Lbc. Ma gli interessati lo hanno detto a chiare lettere: o tutti o nessuno. Articolo Uno prende tempo, in attesa e nella speranza che si riesca ancora a giungere ad un accordo. “Ci siamo caricati sulle nostre spalle la responsabilità di tenere tutta la sinistra unita e compatta in questa battaglia – ha spiegato il coordinatore regionale Ernesto Abaterusso durante l’assemblea provinciale del movimento – per questo abbiamo deciso di prendere ancora qualche giorno di tempo per riflettere”. Questione di giorni, forse di ore prima di sciogliere definitivamente il nodo politico. “La chiusura a sinistra imposta dal candidato sindaco alla sua stessa coalizione è insanabile e non lascia spazio ad alcuna forma di dialogo – afferma il presidente Renato Vernaleone – Nei prossimi giorni, tra giovedì e venerdì, convocheremo una conferenza stampa unitaria nella quale spiegheremo agli elettori e ai cittadini leccesi le nostre ragioni”. Sinistra Italiana concede ancora “qualche ora per capire se, come vorrebbero, anche tanti esponenti delle liste più vicine a Salvemini, ci siano margini per una presenza della sinistra sulla scheda elettorale a sostegno di Salvemini”. “Ciò – sottolinea il segretario provinciale Danilo Scorrano – servirebbe a bilanciare una coalizione, al momento sbilanciata a destra. In ogni caso entro il fine settimana, spiegheremo in una conferenza stampa congiunta il percorso fatto finora e le scelte che andremo a fare in futuro”. In Articolo Uno le posizioni più intransigenti sono quelle di Egidio Zacheo e Sandro Frisullo. “Salvemini ha assunto atteggiamenti da santone – afferma Zacheo – Continua a ritenere del tutto ininfluente la nostra posizione. C’è bisogno di far sentire la nostra voce” . “Così facendo – aggiunge Sandro Frisullo – Salvemini fa capire che non ha alcuna intenzione di volersi riconciliare con questo pezzo della sinistra per seguire invece la linea della divisione e della rottura”. Più possibilista rimane invece l’ex sindaco di Sannicola, Pippi Nocera: “Le condizioni di un accordo ci sono ancora ma occorre riannodare il filo ripartendo dall’incontro con le civiche di Salvemini nel quale c’è stata una condivisione sul percorso, sui contenuti e sulle strategie”. Insomma, siamo davanti ad un bivio per Articolo Uno: prendere o lasciare? Rinunciare al patto con gli alleati o affiancare Sinistra italiana e Lecce bene comune in questa complicata battaglia politica? Staremo a vedere.