Lei va avanti dritta per la sua strada. Senza uscire dai binari di un’informazione chiara, responsabile e trasparente. Senza, soprattutto, fare alcun passo indietro. “Di cosa dovrei aver paura?”. Lei è Fabiana Pacella, una collega che ha fatto del mestiere di giornalista una vera e propria missione. Non una passacarte, per capirci. Tanto meno una pericolosa fanatica ficcanaso. Al contrario. Fabiana è una cresciuta a pane e giornali (e tv). Sempre a testa alta. Con pochi mezzi e poche risorse. Negli ultimi tempi accumula querele quasi fossero ciliegie. L’inchiesta giornalistica sul Credito Cooperativo di Terra d’Otranto, l’Istituto bancario finito nel mirino della Procura di Lecce per una doppia vicenda giudiziaria per estorsione aggravata da metodo mafioso, violenza privata, concussione, riciclaggio, in merito all’elezione del Consiglio d’amministrazione del 2014, non le ha cambiato la vita. Eppure di motivi ce ne sarebbero a iosa. E’ accusata di “continuare ad alimentare una gratuita campagna diffamatoria nei confronti di Bcc”. E ancora: “Già in periodi precedenti ha manifestato una particolare attenzione verso le vicende concernenti la Bcc terra d’Otranto”. Ma l’attenzione di Fabiana Pacella era ed è puramente di tipo giornalistico, sulla base della documentazione raccolta e delle numerose verifiche e riscontri effettuati. Né più, né meno. Come una brava giornalista. Una sentinella del territorio. “Sia chiaro – sottolinea l’interessata – il giornalista sarebbe un pazzo ad utilizzare il proprio mestiere per diventare una mina vagante e andare in mezzo alla gente per esplodere e fare del male..”.
Non sappiamo come andranno a finire le inchieste sulla Bcc – non tocca a noi questo delicato compito – ma una cosa è certa: Fabiana non mollerà la presa. Per una questione di dignità e per amore della verità.