LECCE – Il miele salentino cala di quantità, ma cresce in qualità. È quanto emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione «Un giorno con la Regina», interamente dedicata all’apicoltura salentina e promossa dal «Centro di educazione ambientale Posidonia» di Ugento, in collaborazione con enti pubblici ed associazioni di categoria.
Giunta alla quarta edizione, si articola in percorsi sensoriali nelle produzioni di eccellenza di miele, workshop, laboratori didattici rivolti agli alunni degli istituti scolastici.
Alla conferenza stampa alla Camera di commercio di Lecce, sono intervenuti Sebastiano Leo, assessore regionale alle Politiche per il lavoro e alla formazione; Tommasa Michela Presta, dirigente Istituto comprensivo statale di Melissano; Filomena Giannelli, dirigente Istituto comprensivo statale di Alliste; Daniele Greco, presidente Associazione regionale apicoltori pugliesi (Arap); Giuseppe Brillante, direttore di Coldiretti Lecce; Mino Pierri, presidente del «Cea Posidonia», ente organizzatore.
L’evento si concluderà domenica 1 dicembre, ad Ugento, con la consegna degli attestati agli alunni partecipanti. Tutto questo per promuovere le proprietà nutrizionali e il consumo di miele, un alimento energetico che contiene enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antiossidanti ed antibatteriche e favorisce processi sani di crescita.
Gli alveari censiti in Puglia sono circa 19mila e gli apicoltori circa 400. Pur essendo la produzione di miele complessivamente in calo, la qualità rimane molto buona. Si ritiene particolarmente strategica l’individuazione di quei settori che possano risultare trainanti per l’economia locale e l’agricoltura è sicuramente tra questi. In particolare, l’apicoltura è un comparto delicato perchè riguarda l’intero ecosistema. Bisogna perciò valorizzarla e sensibilizzare tutte le fasce di popolazione, soprattutto quelle più giovani.
È noto che l’agricoltura abbia grandi potenzialità, molte delle quali da sfruttare appieno. Secondo il Cea Posidonia, occorre salvaguardare le aziende agricole ed è necessario acquisire una maggiore consapevolezza dell’importanza delle api.
Per sostenere le produzioni locali «occorre incentivare le filiere produttive. Molti nostri prodotti, basti pensare alle tantissime varietà di mieli, nonostante l’alto livello di eccellenza qualitativa raggiunta, rimangono purtroppo confinati a un bacino di consumo pressoché locale ma se si acquisisce una maggiore consapevolezza sul consumo nostrano di miele si potrà compiere un importante passo in avanti».