LECCE – C’è Paolo Perrone, non c’è Adriana Poli Bortone. Destino diverso per due ex sindaci di Lecce. Il primo figura nella lista degli indagati nell’inchiesta della Procura di Lecce sugli alloggi popolari. La seconda invece non compare più in questo elenco. E’ quanto emerge nell’avviso di conclusione delle indagini. Sarebbe stato l’ex assessore Attilio Monosi a chiamare in causa Perrone in relazione all’assegnazione di due immobili confiscati alla mafia tramite altrettante delibere di giunta. Nell’inchiesta figurano 48 persone indagate. Agli arresti domiciliari da oltre due mesi ci sono gli ex assessori Attilio Monosi e Luca Pasqualini e l’ex consigliere Antonio Torricelli, il funzionario comunale Pasquale Gorgoni e due altre persone che avrebbe avuto un ruolo significativo nella vicenda legata – secondo l’accusa – al voto di scambio. E’ stata stralciata invece la posizione del senatore Roberto Marti che esce al momento dal filone dell’inchiesta. Prima di poter utilizzare le intercettazioni telefoniche e ambientali infatti è necessario chiedere un’apposita autorizzazione al Parlamento.