LECCE – Ci vuole l’esercito. E non solo quello. La ricetta di parte del centrodestra e di alcuni movimenti civici della città trova una sponda efficace nell’Udc che ventiquattro ore fa ha preso posizione sull’argomento dichiarando apertamente di essere favorevole all’utilizzo del militari per presidiare la zona della stazione ferroviaria di Lecce, teatro quasi quotidianamente di risse e di situazioni di degrado.
“Ricordo ancora – sostiene Luca Russ, presidente
dell’associazione Movimento in Libertà – quando mi davano dell’allarmista perché denunciavo la situazione di estremo pericolo in versa tutta la zona della stazione ferroviaria. Dicevano che Lecce non era il “far west”: ora che la situazione è degenerata e la mancanza di sicurezza ed il degrado sono evidenti a tutti, nessuno ride più”. Russo propone di accrescere subito l’organico della Polizia Locale per aumentare il controllo del territorio, in centro città come nei rioni, e nello specifico chiede al sindaco di Lecce “di adoperarsi al più presto con il Governo per aderire al progetto ‘Strade Sicure’, fortemente voluto dall’allora ministro Ignazio La Russa, che prevede il supporto dell’Esercito alle Forze dell’Ordine in materia di sicurezza. Otterremmo così un presidio permanente delle forze armate in stazione, ciò servirebbe da deterrente per ulteriori atti di violenza e criminalità. Per noi la sicurezza dei cittadini e la lotta alla criminalità sono una priorità assoluta”.
Ma l’Esercito da solo non serve, secondo il presidente di Movimento in libertà: ”L’ausilio di personale delle Ferrovie dello Stato, nella fattispecie protezione aziendale, e delle Guardie Armate in supporto al reparto Polfer – spiega Russo – è quasi necessario, come reputiamo necessario richiedere di istituire una turnazione serale e notturna per gli agenti di Pubblica Sicurezza impiegati di servizio in stazione. Ridurre l’accesso nella struttura nelle ore notturne, dato la mancanza di treni in partenza da mezzanotte alle cinque, ridurrebbe notevolmente la presenza del bivacco notturno. Come? Semplicemente realizzando delle cancellate nel sottopasso”.
La prima risposta intanto potrebbe arrivare da Roma con il via libera del governo al progetto Strade Sicure.
L’unica cosa certa sul piano politico è che la sortita dell’Udc ha aperto una crepa all’interno della maggioranza di centrosinistra di Salvemini.
Bordate arrivano dall’opposizione di Palazzo Carafa. A prendere posizione è il consigliere comunale Andrea Guido: “Se oggi le forze dell’ordine leccesi si trovano in difficoltà in termini di personale disponibile, si potrebbe chiedere una collaborazione all’Esercito. Soprattutto perché l’arma in questione, nella nostra città, può vantare una lunga storia di collaborazioni con enti e istituzioni e di integrazione con il tessuto sociale. Perché non approfittarne? Delle volte basta anche solo la presenza costante per un determinato periodo sul territorio per scoraggiare i malintenzionati. Non è difficile da comprendere”. “Mi dispiace – conclude Guido – dover rilevare l’ennesima presa di posizione miope e arrogante del sindaco Salvemini, perfino nei confronti di una proposta giunta dall’interno della sua stessa coalizione politica. Ma ormai ci siamo abituati.