BARI – Dopo gli imprenditori Fabrizio Camilli e Carlo Beltramelli e l’avvocato Angelo Schiano, rimessi in libertà nei giorni scorsi, nel primo pomeriggio di oggi sono stati revocati i domiciliari anche per Luigi Fiorillo, ex commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico delle Ferrovie dello Stato, principale indagato nell’inchiesta sul crac da 230 milioni di euro della società di trasporti pugliese.
Le indagini hanno coinvolto 28 persone, tra imprenditori, ex dirigenti, consulenti e progettisti di Fse, accusate a vario titolo di bancarotta fraudolenta documentale, societaria e patrimoniale, di dissipazione e distrazione di fondi.
Fiorillo era accusato dalla Procura di Bari di aver dissipato o distratto fondi per centinaia di milioni di euro – in concorso con consulenti e funzionari della società e imprenditori, in una decina di anni falsificando bilanci e esternalizzando servizi senza fare gare d’appalto.
I fatti contestati dai giudici baresi si riferiscono agli anni 2001-2015, fino a quando la società è stata commissariata.
Il 6 novembre è in programma l’udienza nella quale il Tribunale dovrà decidere se ammettere come parte civile la Regione Puglia (esclusa in udienza preliminare) al procedimento giudiziario. Sono già costituiti, invece, i Ministeri dei Trasporti e dell’Economia, la stessa società Fse e Ferrovie dello Stato.