La vittoria di mercoledì sera contro il Crotone ha una firma che più di altre ha permesso ai giallorossi di posizionarsi al quinto posto in classifica: Mauro Vigorito. Il portierone giallorosso ha sfoderato almeno 3 parate di assoluto valore, riuscendo anche a rimediare ad un suo clamoroso errore nella ripresa che stava per costare caro.
A meno di 48h dalla notte di Halloween, quando è stato il vero incubo per i giocatori calabresi, Vigorito parla della sua serata da autentico man of the match. «Ho disputato una grande partita, ma la mia prestazione va in secondo piano rispetto alla vittoria che è stata fondamentale». Così il portiere inizia la conferenza stampa. «Non vincevamo in campionato da due turni e in casa da più tempo. Ritrovare i tre punti tra le mura amiche è importante nel percorso di crescita perché siamo una squadra forte, ma con giocatori che stanno trovando adesso l’amalgama visto che siamo quasi tutti nuovi. La mia parata più difficile? Quella su Rohdien è stata molto difficile, ma non posso non menzionare quella su Simy, scaturita da un mio errore. Non mi sono accorto della sua presenza, per questo ho cercato di liberarmi subito del pallone, avendo l’abilità (ride n.d.r.) di colpire il mio diretto avversario».
Vigorito plaude il lavoro che sta facendo con il preparatore dei portieri giallorossi Sassanelli. «Ci alleniamo molto su situazioni come quella accaduta con Simy. Per questo ho avuto una reazione immediata sul rimpallo. Sto cercando di migliorare in tutti i fondamentali perché nessun portiere può dirsi perfetto, basti vedere che cerca di farlo Buffon che ha superato i 40 anni. Quando ho scelto di venire qui a Lecce, non l’ho fatto per rivalsa, perché vengo da una stagione dove mi sono tolto molte soddisfazioni. Adesso penso al Lecce senza guardare indietro».
Il prossimo turno vedrà il Lecce giocare in posticipo a Pescara con la possibilità di raggiungere gli abruzzesi in vetta alla classifica se dovessero espugnare l’Adriatico. Ma Vigorito decide di volare solo in campo e non nei pensieri di vertice. «Lo scorso anno ho vinto il campionato a Frosinone, ma quella squadra era stata costruita per ambire al successo finale, invece il Lecce è una squadra che sta costruendo un futuro di tutto rispetto, ma non puntiamo subito alla promozione. Lunedì ci giocheremo la gara con la stessa determinazione messa in tutte le altre gare. Il Pescara mi fa ricordare un episodio poco felice della mia carriera. Persi una semifinale playoff con la maglia del Vicenza con un rigore subito al 90’ che mi costò anche l’espulsione. Per questo c’è voglia di rivincita».