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Pace fatta tra il sindaco Salvemini e Prima Lecce

LECCE – Come se nulla fosse accaduto, o quasi. Pace fatta tra il gruppo consiliare di Prima Lecce e il sindaco Carlo Salvemini. Al termine dell’incontro di ieri sera è tornato il sereno. La maggiore condivisione delle scelte amministrative invocata dal capogruppo Antonio Finamore e dai consigliere Laura Calò e Paola Gigante è stata garantita dal primo cittadino leccese. Tanto è bastato per deporr le armi e rientrare all’ovile dopo le minacce e gli attacchi all’arma bianca che hanno fatto seguito al Consiglio comunale (disertato, per giunta) sul discusso Piano anti dissesto.

Il gruppo ha richiesto una condivisione specifica sui punti che non rientrano nel Patto per la città, in particolare sui passaggi politici più impegnatavi dell’agenda di governo: in primis la manovra di riequilibrio pluriennale dell’Ente ed il piano di risanamento della Lupiae, che presuppongo provvedimenti che andranno sottoposti al voto del Consiglio comunale.

“Il sindaco – si legge in una nota dell’Ufficio stampa di Palazzo Carafa – ha voluto anzitutto ringraziare i consiglieri per l’appoggio convinto finora garantito, che ha consentito l’approvazione di numerosi importanti provvedimenti, sottolineando quindi come nessun ostacolo è stato posto da Prima Lecce nell’azione di governo”. Ma non solo. Salvemini ha “ribadito l’impegno di realizzare i punti programmatici contenuti nel Patto per la città, alcuni dei quali già raggiunti”, prima di chiarire tutti i punti relativi all’adesione all’articolo 243 bis del Tuel (il Testo unico sugli enti locali) e ai passaggi che ancora vanno compiuti per salvare la società partecipata. E ha fatto propria la richiesta di garantire momenti specifici di confronto con Prima Lecce oltre le consuete e programmate riunioni di maggioranza.

“Con l’incontro di ieri – si legge ancora nella nota – si sono quindi ribadite le ragioni che hanno motivato l’accordo siglato nel marzo scorso – garantire un governo alla città e il raggiungimento di obiettivi strategici da tempo attesi – ferma restando la libertà di collocazione dei consiglieri di Prima Lecce al termine della consiliatura, stante la natura di scopo e non politica dell’alleanza siglata”.