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Si comincia a scrivere il futuro di Masseria Tagliatelle

LECCE – Ha preso il via oggi l’articolato programma di incontri, testimonianze e lavori in gruppo del Laboratorio di partecipazione, promosso dall’Assessorato alla rigenerazione e innovazione sociale del Comune di Lecce, per progettare insieme il futuro della Masseria Tagliatelle. Alla plenaria iniziale, introdotta dall’assessore Rita Miglietta, hanno partecipato gli esperti Ledo Prato (segretario generale dell’Associazione Mecenate 90), Renato Quaglia (docente di Storia dell’impresa culturale e di Organizzazione Aziendale e Direttore della Fondazione FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli) e Claudio Gnessi (presidente dell’Associazione per l’Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros).

“Oggi è per me un’emozione fortissima vedere Masseria Tagliatelle vissuta e visitata dai tanti partecipanti ai Laboratori – ha esordito Rita Miglietta – Dopo i bandi per la gestione andati deserti, ho proposto alla giunta di riattivare un percorso di rigenerazione, che consentisse di immaginare il futuro di questo luogo dentro un lavoro di co-progettazione, molto concreto: un vero e proprio cantiere di lavoro che comincia oggi. Siamo partiti dalla consapevolezza che quando scegliamo di collaborare, allarghiamo il nostro campo d’azione, le nostre possibilità, siamo più forti e capaci. Questo vale per chi si mette in discussione e vale anche per l’amministrazione”.

“Un altro punto fermo del nostro percorso – ha aggiunto l’assessore Miglietta – è la scelta di non riferirci a modelli eccezionali già esistenti, a casi di successo lontani dalla nostra comunità. Oggi la vera sfida è stare nell’ordinario, nel qui ed ora, non costruire qualcosa di astratto. Ci troviamo in un luogo molto importante per la città, di fronte a quello che sarà il nuovo ingresso della stazione ferroviaria, nel mezzo del Parco del Cave. È un pezzo di città che si sta trasformando e per noi l’importante è che la masseria acquisisca un ruolo dentro questo brano di città, così come nella città nel suo complesso. In questi giorni ci concentreremo dunque su quella che sarà la funzione della masseria nell’ordinario: ci misureremo con le difficoltà della scrittura del progetto di gestione, e con l’opportunità di assegnarne la gestione non sulla base di decisioni occasionali ma dentro una visione di città. Saranno giornate che ci aiuteranno anche a fissare una politica della gestione dei beni pubblici in città, acquisire competenze e seminare ragionamenti e idee che resteranno nel patrimonio di conoscenza della città. Con il laboratorio, dunque, definiremo l’identità di Masseria Tagliatelle. Un lavoro che sarà la base del futuro percorso di assegnazione della masseria, che sarà un momento successivo, caratterizzato anch’esso da un percorso pubblico competitivo e trasparente”.

“Ci sono tre parole che ci guideranno in questo laboratorio: fiducia, futuro e felicità – ha sottolineato Ledo Prato – Sono tre parole che lungo i tempi che attraversiamo hanno cambiato il significato. Chi dovrà condividere il futuro della masseria dovrà avere fiducia verso le persone costruiranno questo progetto e verso le istituzioni che sono chiamate ad assicurare che il progetto abbia un esito positivo. Noi qui dobbiamo ragionare al futuro partendo però dalle caratteristiche del presente di questo luogo. E dobbiamo sforzarci di cercare una felicità che va oltre gli aspetti fisici, materiali, scegliendo di sulla coscienza e la consapevolezza di sé e degli altri. Io penso che noi dobbiamo costruire attraverso i laboratori un nostro vocabolario, attraverso le parole che useremo faremo in modo che questo vocabolario diventi il nostro vissuto. Perché il linguaggio può diventare la nostra dimensione costitutiva può dare un senso e un carattere a noi stessi e al nostro progetto”.

Dopo la plenaria i partecipanti hanno prima visitato le sale e gli spazi esterni di Masseria Tagliatelle e il Parco urbano delle ex cave di Marco Vito, disegnato da Alvaro Siza, e poi si sono presentati brevemente raccontando la propria esperienza e le motivazioni della propria candidatura. Nel corso del pomeriggio il laboratorio ha ospitato invece l’architetto Corrado Cazzato, direttore dei lavori di recupero dell’immobile. Una ricca giornata per far conoscere tra di loro i partecipanti e individuare, insieme agli esperti esterni, il miglior modo per sviluppare il percorso e per lavorare insieme.

Per circa tre settimane, grazie alla presenza di tredici esperti di livello nazionale si lavorerà per generare un cambiamento condiviso nelle pratiche di valorizzazione e gestione dei beni comuni della città. Partendo da cinque temi si attiverà, infatti, una grande riflessione condivisa all’interno della Masseria Tagliatelle, complesso masserizio, la cui origine risale al XVI secolo, collocato nel parco urbano delle ex cave di Marco Vito, disegnato da Alvaro Siza, nel quartiere Leuca – Ferrovia. I partecipanti che avranno seguito almeno l’80% dei lavori potranno accedere alla fase successiva predisponendo idee e proposte relative alle funzioni della Masseria Tagliatelle che saranno poi presentate sabato 13 ottobre durante l’evento conclusivo del percorso. A tre gruppi che avranno elaborato le idee più innovative e sostenibili sarà assegnato un premio di 8mila euro da utilizzare secondo un programma condiviso con l’Amministrazione Comunale per attività di valorizzazione della Masseria e del quartiere, per un periodo massimo di 90 giorni. Sono previsti momenti di apertura al pubblico, alcune passeggiate di comunità e un “Osservatorio urbano dei ragazzi” a cura di Fermenti Lattici.

Gli esperti coordinati da Ledo Prato, saranno, oltre ai già citati Renato Quaglia e Claudio Gnessi, Alessandro Leon (economista della cultura), Nunzio Pagano (valutatore di progetti d’impresa sociale) e Mauro Bubbico (grafico professionista che privilegia il design finalizzato all’educazione sociale e alla sostenibilità ambientale). Durante i laboratori i partecipanti ascolteranno le testimonianze di Roberto Covolo (Ex Fadda – San Vito dei Normanni, Brindisi), Francesco Pascale (Cooperativa Terra Felix – Succivo, Napoli), Michele Plati (Coop. Il Sicomoro – Matera), Samanta Musarò (Cooperativa Kilowatt – Bologna), Giacomo Caldarelli (Cooperativa Anonima Impresa Sociale – Perugia) e Andrea Paoletti (Casa Netural – Matera).

La Masseria Tagliatelle è situata nel quartiere Leuca – Ferrovia della città di Lecce ed è raggiungibile da via Vecchia San Pietro in Lama o da via del Ninfeo, attraverso una strada pedonale. La Masseria Tagliatelle è stata individuata, nel programma di rigenerazione dell’area, come spazio aperto e polifunzionale, che garantisca la continuità del processo di partecipazione attivato con il programma e delle azioni realizzate dalle associazioni che ne hanno fatto parte. Il Ninfeo delle Fate è una struttura ipogea di elevato pregio storico-architettonico, probabilmente un tempo funzionale ad un edificio termale, sottostante la masseria ed accessibile da una scala interna alla corte. Il Ninfeo delle Fate, posto sotto tutela di vincolo ai sensi dell’art. 5 della Legge 20 giugno 1909 n°364 già del 06.10.1925, rappresenta un importante riferimento nel patrimonio culturale cittadino da tutelare e valorizzare, anche mediante un’attività di promozione ed informazione.