Torre Chianca, si schiudono le uova di Caretta caretta
TORRE CHIANCA – Sono 9 in tutto le tartarughe nate tra ieri e oggi sulla spiaggia di Torre Chianca, regalando un giorno di festa e uno spettacolo straordinario a quanti in questi mesi – cittadini e associazioni – se ne sono presi cura. Risale infatti al 12 giugno scorso la scoperta di un nido di tartaruga Caretta caretta sulla spiaggia della marina leccese. La scoperta è stata fatta da un cittadino appartenente all’Associazione Marina di Torre Chianca, il quale, nel corso di una passeggiata, ha notato un’impronta che per la sua forma poteva essere associata al trascinamento di un tartaruga.
Lo stupore e la gioia per l’incredibile scoperta è stata immensa e ha per un attimo ripagato gli sforzi che ogni giorno compiono assieme l’Ente di Gestione del Parco di Rauccio, l’amministrazione comunale e l’Associazione Marina di Torre Chianca per la valorizzazione e la salvaguardia della marina leccese. Sotto l’attenta sorveglianza di esperti (CRTM di Torre Guaceto e CRTM del Museo di Storia Naturale di Calimera), il nido è stato accudito e monitorato dall’Associazione che, insieme ai cittadini, ha sorvegliato l’area h24 per evitare che le forti mareggiate o qualche curioso potessero danneggiare il sito.
La Caretta caretta è la specie di tartaruga marina più abbondante del Mediterraneo. I siti di nidificazione sono localizzati principalmente nel Mediterraneo centro-orientale e più precisamente in Grecia, Turchia e Cipro. In Italia la nidificazione è limitata alla zona meridionale continentale e insulare e principalmente alla costa ionica calabrese e alle isole Pelagie. Eventi di nidificazione sono documentati in altre zone dell’Italia meridionale, quali le coste centrali della Sicilia meridionale, della Campania, della Sardegna meridionale e sudoccidentale e della Puglia orientale.
“Quello che è accaduto è molto importante – dichiara l’assessore alle Marine Rita Miglietta – le uova sono sopravvissute e abbiamo avuto una manifestazione diretta della straordinaria biodiversità della nostra costa che prescinde anche dai confini dei cosiddetti parchi, a significare che tutta la nostra costa è di inestimabile valore ambientale. Questo straordinario evento ci ricorda che non possiamo sentirci padroni indiscussi delle spiagge pretendendo di assoggettarle ad usi impropri, e che invece dobbiamo imparare a convivere con la natura e le sue dinamiche, puntando sempre di più ad un uso sostenibile della costa per preservarne la sua valenza ambientale. L’amministrazione sta lavorando celermente per trasferire il centro tartarughe da Rauccio ad alcuni spazi dell’Idrovora di Frigole per potenziare i servizi di monitoraggio ambientale, per avere un centro tartarughe vicino al mare che possa offrirsi anche come attrattore culturale. Un ringraziamento particolare ai cittadini dell’associazione Marina di Torre Chianca che hanno accudito il nido e al lavoro di squadra dei centri ambientali di Calimera e Torre Guaceto uniti con il nostro Parco di Rauccio.”