SOLETO – Sarà la riscoperta del “Socrate del Salento”, Matteo Tafuri, ad aprire la tappa del 19 agosto a Soleto del festival itinerante de La Notte della Taranta. Filosofo nativo di Soleto, ammirato e ripudiato, definito il Nostradamus salentino per le sue capacità divinatorie, che sconfinavano per i suoi detrattori in poteri occulti e demonologici. Primo appuntamento per la sezione Borgo racconta, in piazza Cattedrale alle 20, con Macarìa Soletana, visita guidata teatralizzata nel centro storico alla scoperta della leggenda del campanile, (la guglia di Raimondello) e di Tafuri a cura di Arteteca. La performance scritta e diretta da Concita Brunetti per il Festival Notte della Taranta nasce dall’idea che la storia dei territori è fatta di personaggi e leggende, che nel caso di Soleto, città di macari e macarie, si incarnano nella figura di Matteo Tafuri, medico e filosofo, ingegno versatile che viaggiò molto prima di ritirarsi nel suo paese natio, dove il “Socrate di Soleto”, vide oscurata la sua grande fama di intellettuale e studioso a causa di ingiurie e maldicenze che lo facevano stregone, mago e astrologo. Con questa performance, a cura dell’associazione Arteteca, sarà possibile scoprire Soleto e i suoi misteri. Sul palco Concita Brunetti e Francesco d’Autilia.
Direttamente dalla Sicilia arriverà a Soleto, Mimmo Cuticchio con il suo teatro dei pupi “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, dell’Unesco. Evento Altra tela, “Il grande duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica” andrà in scena in piazza Garibaldi alle 21.30.
Tra le famiglie di pupari siciliani più note, i Cuticchio hanno tramandato la magica arte del cunto orale custodito nella memoria di “cuntisti”, “pupari” nella maestria della loro voce, percorsa da ardore e pathos, e nelle loro abili mani sino a oggi, grazie all’attività del teatro Opera dei Pupi di Palermo. Mimmo Cuticchio, cantastorie, attore e regista teatrale siciliano, porta in scena insieme a Giacomo Cuticchio, Elisa Puleo e Tania Giordano la storia del gran duello di Orlando e Rinaldo per Angelica, rivisitato e ripensato attraverso una struttura narrativa moderna e nuova.
Alle 22.30 in largo Osanna, per i concerti Ragnatela si esibirà Alessandra Caiulo con i Koinè. Sono storie di donne e uomini veri quelle che racconta Alessandra Caiulo nel suo nuovo progetto insieme a Giorgia Santoro (flauto) Salvatore Casaluce (chitarra) Roberto Chiga (percussioni) Francesco Pennetta(batteria) e Stefano Rielli(basso). In questa performance la musica esalta le radici autentiche, l’identità salentina cara ai componenti del gruppo che animeranno la piazza in un concerto che si rifà al potere curativo della musica stessa e alla sua capacità di scacciare la malinconia per portare felicità.
A chiudere la 14esima tappa del Festival, sempre nella sezione Ragnatela, il concerto dei Pizzicati int’allu core cjs, sempre in largo Osanna alle 23.30.
Sono la testimonianza di oltre vent’anni di tradizione popolare, rappresentano un gruppo che dal 2007 in poi passa sotto la direzione artistica di Valerio Manisi e che, dall’acquisizione da parte della Compagnia del Teatro Jonico Salentino, raggiunge la sua ufficiale formazione, dopo aver raccolto naturalmente le testimonianze dai vecchi cantori di Grottaglie. Uno dei principali obiettivi dei Pizzicati int’allù Core CJS, che lo rende dunque Canzoniere Jonico Salentino (dicitura ispirata dalla famiglia e dall’attività più che cinquantennale di Michele Orlando, fisarmonicista dei vecchi cantori grottagliesi detti “di Santu Cosmo”, che tramanda poi la propria esperienza a Valerio Manisi dall’età di cinque anni), è di far conoscere finalmente al mondo (e ai pugliesi stessi) una forte e meravigliosa tradizione musicale proveniente da quelle terre martoriate e distrutte dall’industrializzazione, poco considerate, come quelle tarantine.