LECCE – Mentre si riaccendono i riflettori estivi sul Salento dei grandi eventi e dei flussi turistici, proseguono d’intesa con la Direzione della Casa Circondariale “Nuovo Complesso” di Lecce – Ministero della Giustizia Dipartimento Amministrazione Penitenziaria – le attività di promozione culturale e letteraria in favore dei detenuti che dal 2017 partecipano attivamente alle attività formative del Collettivo Rosa dei Venti, una delle realtà di ricerca narrativa in carcere in crescita in Italia, fondato dalla scrittrice e giornalista Luisa Ruggio grazie alla virtuosa collaborazione con la Direttrice Rita Russo da sempre promotrice dei progetti che rendono possibile la filosofia del “carcere sociale” e con il supporto prezioso del Comandante Polizia Penitenziaria Casa Circondariale “Borgo San Nicola” Riccardo Secci, che sperimenta così un Laboratorio stabile di Scrittura e Lettura Creativa nella biblioteca della sezione maschile intesa come luogo di confronto crescita e riabilitazione.
In quest’ottica formativa che include i luoghi della detenzione nelle tante periferie di una città a vocazione culturale, dopo i primi due Studi del Collettivo Rosa dei Venti – “Corpo Scritto” e “Mittente/Destinatario” – presentati al pubblico nel Teatro della Casa Circondariale di Lecce nei mesi scorsi, è iniziata tra le mura del carcere la prima edizione del “Festival Invisibile”, un calendario di lezioni multidisciplinari, performance, training, reading, live show e approfondimenti a cura degli artisti che hanno generosamente risposto alla call della piccola rassegna tra le mura: la danzatrice e coreografa Maristella Martella (Tarantante), l’attrice Angelica Dipace, la performer attrice/cantante Giulia Piccinni, l’acrobata danzatrice e attrice Chiara De Pascalis, il compositore cantante e tamburellista Antonio Castrignanò. Cinque ospiti d’eccezione, fotografati da Veronica Garra, che portano tra le mura differenti modelli di esperienza artistica e umana frutto di percorsi eccellenti e di carriere che hanno calcato i più importanti palcoscenici nazionali ed internazionali.
Leggere e scrivere equivale a resistere, restare umani, per questo la funzione di una biblioteca all’interno di un carcere è doppiamente preziosa in quanto presidio di civiltà e accademia delle arti inclusive. La Direttrice della Casa Circondariale di Lecce Rita Russo sottolinea: “Il Collettivo Rosa dei Venti rappresenta un’iniziativa di valore sotto il profilo culturale, ma soprattutto un percorso incisivo e significativo delle passioni e dei sentimenti che il carcere modifica e plasma nelle persone detenute. Non ha importanza che questo accada in positivo o attraverso la rappresentazione più cruda dell’animo umano, ciò che è stupefacente è assistere al racconto di se stessi nella più vera delle sofferenze, ovvero la privazione della libertà. Ringrazio gli artisti ospiti del Festival Invisibile: leggere e raccontare l’essere umano, anche quando è criminale e fa paura a molti, genera qualità.”
La prima edizione del Festival Invisibile, dopo la presentazione al pubblico del Primo e del Secondo Studio del Collettivo Rosa dei Venti (“Corpo Scritto” e “Mittente/Destinatario”, in scena nel Teatro del Carcere di Lecce nei mesi scorsi) si è aperta con il training performativo a cura della coreografa e danzatrice Maristella Martella, il 12 luglio sarà la volta dell’attesissimo Antonio Castrignanò. Tra gli eventi culturali in corso nella penisola salentina, questo festival si propone come spunto di riflessione per l’intera comunità chiamata alla cittadinanza attiva ed inclusiva, affinché il carcere possa sviluppare la sua profonda vocazione rieducativa e riabilitativa e non sia più soltanto una discarica sociale da dimenticare o ignorare. Il titolo del festival è un omaggio al capolavoro di Antoine de Saint-Exupèry, “Il Piccolo Principe“, che ha educato milioni di lettori a ciò che è essenziale per diventare e restare esseri umani, a cominciare dal confronto costante con questo esergo: “L’essenziale è invisibile agli occhi.“