LECCE – Un’altra primavera preme contro i cancelli della Casa Circondariale “Borgo San Nicola”, l’aria di maggio ravviva i colori di questa periferia della città che ha il suo centro nel luogo dove confluiscono vite, storie, percorsi: l’altra città alle spalle di Lecce, il carcere. Per chi non ha mai varcato la soglia di questo luogo, sarebbe stato sorprendente ascoltare ieri pomeriggio il vociare e le risate che sempre accompagnano una gara sportiva, qui dentro come in qualunque altro luogo. Infatti, per il terzo anno consecutivo, nei viali interni della Casa Circondariale, ieri ha preso letteralmente vita il III Trofeo del progetto Obiettivo Inclusione ITES “A. Olivetti”. Un progetto attuato grazie all’impegno attivo della Direzione della Casa Circondariale e dell’attenzione che distingue l’operato della Direttrice Rita Russo, un operato sempre volto all’idea concreta di “carcere sociale” e alla necessità di una programmazione multidisciplinare, culturale e sportiva, oltre che alla formazione lavorativa e professionale dei detenuti. A dare il benvenuto ai tantissimi amanti dello sport, docenti, podisti per passione scesi in pista insieme a 26 detenuti, i vicedirettori Patrizia Andrianello e Giuseppe Renna, il Comandante della Polizia Penitenziaria Riccardo secci ed il Responsabile dell’Area Trattamentale Fabio Zacheo. Con lo stesso spirito delle edizioni precedenti, il vicedirettore Renna ha indossato la maglia azzurra per correre: “Non corriamo per una medaglia, ma per un traguardo ben più importante da raggiungere insieme. Questa manifestazione è profondamente inclusiva ed esprime la sua forza proprio nel senso simbolico di questa corsa.”